L’Udinese chiude il ritiro in Austria battendo l’Aris Limassol
L’Udinese conclude il ritiro in Austria superando per 1-0 i ciprioti dell’Aris Limassol. Risultato in fotocopia con quello di domenica quando i bianconeri avevano regolato il Konyaspor. Con i turchi aveva deciso un gol di Lovric, ieri il match-winner è stato Brenner. Stesso risultato e stesso tipo di partita. Anche in Austria alle quattro di pomeriggio fa caldo e i ritmi sono da dopolavoro ferroviario. Lungi da noi voler fare i professori ma non sappiamo quanta sia l’utilità di queste amichevoli se giocate a questi orari.
Nell’Udinese non fanno parte dell’undici inziale i tre reduci dall’Europeo (Bijol, Lovric e Samardzic); in avanti mancano sia Thauvin che Lucca e mister Runjaic si affida a Davis come punto di riferimento avanzato e alle sue spalle piazza Brenner a destra e Success a sinistra. L’assenza di Thauvin condiziona la manovra bianconera perché nessuno dei due trequartisti schierati ha la facilità di saltare l’uomo che possiede il francese. L’Udinese va alla conclusione quattro volte nella prima mezz’ora: due su azione da calcio d’angolo (copi di testa di Success e Giannetti) e due su conclusioni di Brenner e Quina. Il portoghese agisce in mediana al fianco di Payero che sembra il più convincente in fase di riaggressione.
I bianconeri, un po’ perché imballati dalla preparazione, un po’ per la temperatura, raramente portano il pressing alto. Servirebbe maggiore qualità, quella che al momento ancora manca in mezzo al campo (i due acquisti che di cui ha parlato Nani saranno fondamentali per il completamento della rosa). In qualche modo, comunque, i bianconeri il gol lo trovano sull’asse Success-Zemura. Brenner. Il nigeriano innesca l’esterno che, dopo tanti errori in fase di rifinitura, trova Brenner abile a trovare il secondo palo con il sinistro. Prima del riposo l’Udinese costruisce la miglior azione della partita ma l’errore al cross di Zemura impedisce ai bianconeri di andare alla conclusione. Come si può notare non si conta nemmeno un’azione pericolosa costruita dall’Udinese sulla destra dove Ebosele ha fatto scena muta.
A inizio ripresa Runjaic sostituisce proprio l’irlandese e Davis (anche lui sulle gambe) e inserisce Samardzic e Ferreira avanzando Success nella posizione di prima punta. La fascia di capitano finisce sul braccio di Kabasele. Cala leggermente la temperatura ma non si alzano i ritmi e di conseguenza diventa difficile creare occasioni. L’Udinese continua a farsi vedere sempre sulla corsia mancina prima con Zemura che con il destro centra la traversa, poi con il giocatore che lo ha sostituito, Kamara che con un diagonale rasoterra impegna il portiere avversario. I bianconeri, che nel primo tempo non hanno concesso nemmeno un tiro in porta, cominciano a essere meno sul pezzo e l’Aris Limassol va vicino al pareggio in un paio di occasioni con Semedo che prima non arriva a deviare di testa per una questione di centimetri il cross di un compagno e poi calcia alto da buona posizione dopo una palla persa dall’Udinese al limite dell’area.
Ecco, il tentativo di giocare sempre palla dal basso è sicuramente encomiabile ma sarà importante imparare a valutare bene quando è il caso di farlo e quando è preferibile ricorrere al lancio lungo. Alla fine la porta difesa prima da Okoye e poi da Padelli resta inviolata per la seconda volta di fila dopo i tre gol subiti contro il Colonia e il dato statistico è sicuramente confortante. Ora si ritorna a Udine e sabato è in programma l’ultima amichevole prima dell’esordio in Coppa Italia. L’avversario sarà l’Al Hilal di Milinkovic Savic e Koulubaly (Neymar è out per infortunio). L’asticella si alza.
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