L’Udinese ritrova punti e un ottimo Davis: con il Bologna finisce 0-0

I friulani interrompono la striscia di cinque sconfitte consecutive. Grande prestazione del centravanti inglese che in avvio colpisce una traversa, lo stesso fa Orsolini nella ripresa

Pietro Oleotto
Davis in azione nel match contro il Bologna. Foto Petrussi
Davis in azione nel match contro il Bologna. Foto Petrussi

Un’Udinese con una faccia finalmente credibile e terribilmente dispettosa – come avrebbero voluto più spesso i tifosi bianconeri – ha rallentato la rincorsa Champions del Bologna ed è tornata produrre punti dopo cinque sconfitte di fila. La vera novità di lunedì 28 è stato Keinan Davis, il centravanti che era mancato nella prima ora a Torino, ma anche nel mese precedente, quando Lorenzo Lucca era diventato un attore non protagonista, orfano dei palloni avvolti dallo zucchero filato confezionati da Florian Thauvin per rendere spassoso il Luna Park bianconero (quattro vittorie e due pareggi, con Napoli e Lazio).

L’inglese è stato un punto di riferimento costante nel gioco bianconero, incentrato fondamentalmente su un 5-4-1, più che su un 3-5-1-1. Di sicuro Runjaic ha piazzato una finta degna del miglior Garrincha, visto che ha lavorato lungamente durante la settimana sulla difesa a 3, considerata l’assenza dello squalificato Jaka Bijol al centro della difesa. Invece no: là in mezzo mister Kosta ha ripescato dalle tenebre della panchina l’esperto Christian Kabasele – promosso – per completare il reparto composto da Thomas Kristensen a destra e Oumar Solet a sinistra.

Insomma, tutto come da Manuale delle Giovani Marmotte di Coverciano, dove consigliano di spostare meno pedine possibile in caso di assenze. A livello di esterni, invece, il tecnico tedesco ha optato ancora per Kingsley Ehizibue e Hassane Kamara, ai quali ha chiesto però di restare “bassi”, praticamente il linea con la difesa: da qui la sensazione che la retroguardia sia stata a 5, con un centrocampo a 4, dal quale a turno si staccavano Payero, Atta ed Ekkelenkamp, con Karlstrom a fare da “equilibratore”, con grande sapienza tattca.

Partendo da queste basi l’Udinese è stata pericolosa fin dalle prime battute, con Davis che ha subito fatto vibrare la traversa della porta di Skorupski con una bordata di sinistro dopo una tipica azione palla al piede, sapientemente governata dopo un rilancio. Un vero numero 9, tanto che c’è da immaginare che Gino Pozzo insisterà su d lu anche il prossimo anno, sperando di aver trovato la formula magica per amministrarlo nella gestione delle forze e, di conseguenza, dei piccoli problemi fisici che, se non tenuti in considerazione, poi rischiano di incidere a lungo su un giocatore muscolare come il 27enne di Stevenage.

Davis, comunque ha continuato a produrre calcio e occasioni per tutta la prima frazione, dove la poca qualità nella finalizzazione di Payero è balzata agli occhi. Sì, perché se c’era una squadra chedoveva passare in vantggio per prima questa era l’Udinese che ha continuato sfruttare le ripartenze anche dopo l’infortunio di Ekkelenkamp che, complice un guaio muscolare da valutare nelle prossime ore, ha lasciato il posto a Rui Modesto già nel primo tempo.

Il Bologna è venuto fuori alla distanza, cercando anche di sfruttare i cambi ordinati dall’alto dallo squalificato Vincenzo Italiano, sostituto in panchina dal vice Daniel Niccolini che qualuno in Friuli si ricorderà dodici anni fa con la maglia del Pordenone. Da quarto d’ora della ripresa i rossoblù hanno avanzato il proprio raggio d’azione, ma non stati davvero pericolosi solo con Orsolini che prima ha centrato la traversa su punizione e poi, nella volata finale, di testa ha cercato di convertire un cross dalla sinistra verso il secondo palo, senza trovare però lo specchio della porta.

Dall’altra parte Davis si è spento progressivamente, tanto che quando Runjaic ha ordinato il cambio proponendo Iker Bravo (in coppia con Lautaro Giannetti che ha sostituito Kabasele), la benzina nel serbatoio dell’inglese era letteralmente finita, altro che spia della riserva. Nel finale per chiudere il conto con sullo 0-0 l’inserimento di Lovric e Zarraga per Atta e Payero, uno che dovrà saltare la prossima sfida a Cagliari assieme a Ehizibue: il segnale d’emergenza ha già cominciato a suonare. 

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