Udinese-Bologna 0-0: dateci Davis sano per almeno 15 partite

Una buona Udinese sfiora più volte il gol senza trovarlo. Gran partita del numero 9 inglese al rientro da titolare

Antonio Simeoli
Keinan Davis, tra i più positivi nel match contro il Bologna. Foto Petrussi
Keinan Davis, tra i più positivi nel match contro il Bologna. Foto Petrussi

Tanto gufò che... non piovve. Ci perdonerà il commentatore Dazn Fabio Bazzani, ex bomber di razza, ma con quell’accento da bolognese zona San Petronio lunedì 28 aprile per i tifosi dell’Udinese alla tv sembrava più il rapace appollaiato su uno dei (pochi) alberi zona Rizzi in attesa del gol del Bologna, che una valida spalla del bravo telecronista.

Perché punizioni battute così da Orsolini, uno bravo bravo (anche per Spalletti), lui ne ha viste il sabato mattina alla rifinitura a Casteldebole (cit.), il centro di allenamento di una squdra che però, battute a parte, scampata la buriana del primo tempo, nella ripresa, come ben ricordato dallo stesso Bazzani, solitamente cambia marcia.

Anche perché, vedi Castro, Fabbian o Cambiaghi, dalla panchina Italiano, nevrotico col walkie talkie in piccionaia, può attingere a giocatori perfetti in grado di cambiare una partita. Ci hanno provato Castro e Orsolini fino all’ultimo, l’albero dei Rizzi ha avuto un sussulto, ma niente, per la legge dei grandi numeri, ma soprattutto una intensità ben diversa messa in campo rispetto alle ultime sconfortanti partite, stavolta l’Udinese ha sprecato (almeno quattro occasioni da gol), ha sobbalzato, è calata, ha sofferto, ha avuto anche un po’ di fortuna, ma ha acchiappato un bel punticino.

Abbiamo parlato di motivazioni per settimane: l’Udinese ha giocato contro una squadra che ha quella più grande, la Champions. Nota, non a margine: ve l’immaginate aver avuto il panterone (di cristallo) Davis sano quest’anno per almeno una quindicina di partite? Altro che gufi. 

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