Udinese, in casa solo 2 punti nelle ultime sei: è un crollo verticale

Dopo un inizio incoraggiante con 12 punti in 5 gare, al Bluenergy quattro sconfitte e due pareggi.

Serve un cambio di rotta: ai Rizzi in arrivo ora Venezia, Empoli, Parma e Verona

Pietro Oleotto

Un punto a ciascuno non fa male soprattutto all’Udinese, anche se cominciare a guardare già alla fine di gennaio al risultato di un posticipo del lunedì come Venezia-Verona di ieri (finito 1-1) riporta alla mente le disperate “gufate” dello scorso anno sulle avversarie dirette in fondo alla classifica.

Un’attività che i tifosi della Zebretta si risparmierebbe volentieri e che pensavano di non dover più mettere in pratica dopo una partenza sparata che aveva catapultato i bianconeri addirittura in vetta e che ha garantito la permanenza nei quartieri alti della classifica di Serie A fino a tutto ottobre, quando l’Udinese era in piena zona coppe, non casualmente. La sera del giorno 25 di quel mese, infatti, la squadra di Runjaic aveva steso il Cagliari e si era guadagnata la quarta vittoria casalinga su cinque partite disputate allo Stadio Friuli - Bluenergy Stadium: 2-1 alla Lazio, 1-0 al Como, la sconfitta per 3-2 con l’Inter, l’1-0 al Lecce e appunto il 2-0 firmato da Lucca e Davis col Cagliari. Da allora il cammino bianconero si è fatto decisamente meno fluido, a strappi, e per certi versi preoccupante, visto che ai Rizzi sono stati incamerati soltanto 2 punti nelle successive sei esibizioni interne, frutto di altrettanti pareggi contro Torino e Atalanta, a fronte di quattro sconfitte, nell’ordine con Juventus, Genoa, Napoli e Roma.

Insomma, quello che si avviava a essere un autentico fortino, considerando che anche con l’Inter il risultato è rimasto in ballo fino all’ultimo, si è via via trasformato in uno stadio saccheggiato spesso dagli avversari di turno. Cinque le sconfitte interne, come quelle di Venezia e Parma, tanto per citare due squadre che non se la stanno passando bene. Soltanto Verona e Monza hanno perso di più tra le mura amiche, sette volte. Sono tutte squadre in piena lotta per la salvezza e se l’Udinese adesso ha ancora sei lunghezze di vantaggio sulla retrocessione lo deve al bottino delle trasferte, quei 12 punti messi intasca grazie a tre vittorie (a Parma, Monza e Firenze) e ad altrettanti pareggi (Bologna, Empoli e Verona).

Viaggia al ritmo di 1,09 punti di media, mister Kosta che però ha cominciato a gettare alle ortiche più di qualche occasione anche on the road, come si è visto a Como dove è stato letteralmente schiantato nonostante un modulo conservativo come il 5-3-2 visto in riva al Lago, dove ne ha presi 4 di gol. L’Udinese è dodicesima per rendimento fuori casa, undicesima per quanto ha fatto ai Rizzi, 14 punti (1,27 di media): numeri che la collocano sull’11º gradino della classifica a +6 sulle terzultime e a -10 dal piazzamento europeo della Fiorentina, sesta.

Il vantaggio è confortante, la rosa è decisamente più completa di quella dello scorso (disgraziato) campionato culminato con una salvezza all’ultima giornata, ma ora Runjaic dovrà assolutamente svoltare, fin dalla partita interna di sabato, quando al Friuli arriverà il Venezia. Sarà la prima di quattro gare in casa da non fallire, considerando che successivamente e fino al 16 marzo – la data dovrà essere confermata dal calendario di anticipi e posticipi, l’Udinese ospiterà Empoli, Parma e Verona. 

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