Udinese, con il Milan serve una reazione: si va verso il ritorno al 3-5-1-1

I friulani devono interrompere la striscia di tre sconfitte consecutive: Kristensen in difesa, a centrocampo torna Payero e Atta favorito per il ruolo da trequartista

Massimo Meroi
Atta, qui sopra in azione a Marassi contro il Genoa, dovrebbe agire da trequartista alle spalle di Lucca.
Atta, qui sopra in azione a Marassi contro il Genoa, dovrebbe agire da trequartista alle spalle di Lucca.

Cercasi reazione. L’Udinese dopo tre sconfitte consecutive venerdì 11 aprile ì contro il Milan ha bisogno di fare risultato per non incominciare a scalfire quanto di buono costruito in questa stagione. Da sempre si dice che ci si ricorda soprattutto quello che si fa a fine campionato più che all’inizio: non è propriamente così però è evidente che un altro passo falso farebbe male. Tutta colpa delle brutte sconfitte contro il Verona in case e il Genoa sette giorni fa a Marassi. Ha ragione Runjaic quando sostiene che «con due pareggi adesso i toni sarebbero diversi», ma con i se e con i ma non si fanno punti.

L’handicap

La Zebretta sarà ancora orfana di Thauvin, un vantaggio decisamente non da poco. Se c’è qualcosa di chiaro che è emerso nelle ultime gare giocate senza il francese è che c’è un’Udinese con Thauvin e un’Udinese senza.

Anche nelle sue versioni meno appariscenti il francese porta sempre qualcosa alla causa sottoforma di qualità e imprevedibilità.

Non averlo oggi contro il Milan sarà un problema ripensando anche alla gara d’andata quando l’Udinese, in superiorità numerica per tutto il secondo tempo, pur con il capitano in campo, sviluppò una manovra troppo prevedibile.

Nuova soluzione

Con il Verona alle spalle di Lucca aveva giocato Sanchez, a San Siro con l’Inter Ekkelenkamp, a Marassi Bravo. Nessuno dei tre è stato all’altezza. Nella serata di venerdì 11 Runjaic farà un quarto tentativo spostando nella posizione di mezzapunta Atta e tornando al 3-5-2 con Kristensen titolare nella linea a tre, Ehizibue a tutta fascia con Lovric e Payero mezzali.

Sembra evidente che l’idea è quella di non concedere campo al Milan, che negli spazi si esalta, e puntare su una squadra corta e compatta che faccia delle ripartenze la sua arma di punta. Un ruolo determinante lo rivestiranno quindi i due esterni e le due mezzali che dovranno essere brave negli inserimenti con e senza palla e nel servire Lucca. Il centravanti è a secco dalla gara di Lecce e deve farsi perdonare la clamorosa occasione fallita col Genoa quando si era sullo 0-0 che avrebbe potuto cambiare il match.

Avversario indisciplinato

Il Milan non ha una rosa da nono posto, il potenziale della squadra è decisamente superiore. Se prima Fonseca e poi Conceicao non sono riusciti a mettere ordine da un punto di vista tattico e disciplinare, però, è evidente che le responsabilità siano da ricercare altrove.

In squadra ma anche in società. Sembra che già a ottobre il “montepremi” delle multe in casa rossonera per ritardi all’allenamento fosse arrivato a 70 mila euro e che il maggior contribuente fosse Maignan, ovvero il capitano, quello che dovrebbe dare il buon esempio.

Stasera il portiere francese tornerà sul luogo del misfatto. Un anno fa non una curva con cori razzisti, ma cinque soggetti subito individuati, lo apostrofarono con frasi inqualificabili. Lui il giorno dopo, esagerando, puntò il dito su un intero stadio e un’intera città. L’augurio è che stasera il Friuli dia una lezione di civiltà. 

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