Delitto e castigo: l’Udinese multa Lucca ma vuole smontare il caso
Il centravanti ha nuovamente chiesto scusa ai compagni, su Instagram e negli spogliatoi. Runjaic deve decidere se confermarlo titolare col Parma

«Volevo essere un duro ma, da solo, non sono nessuno». Il post di Lorenzo Lucca su Instagram arriva dopo essere finito a rapporto in piena mattinata, a margine dell’allenamento di scarico che ha archiviato la vittoria di Lecce. Il caso del “rigore rubato” all’incaricato, Florian Thauvin, ha tenuto banco per tutto il day after, anche se la parola d’ordine nell’ambiente bianconero era «non crearne uno», come aveva sottolineato Sandi Lovric prima di lasciare lo stadio di Via del Mare.
Sabato 22 se n’è parlato all’interno dello spogliatoio, dove il centravanti di Moncalieri ha chiesto nuovamente scusa al gruppo, come era successo al termine della partita.
D’altra parte già dopo la sceneggiata sul dischetto dell’area sotto la Curva Nord dell’impianto leccese aveva prodotto nell’immediato delle reazioni, con Thauvin corso immediatamente da Kosta Runjaic pretendendo la sostituzione, una richiesta ignorata dal tecnico che, dopo una manciata di minuti, ha inserito invece Iker Bravo al posto di Lucca. Una scelta inevitabile, non solo perché la tensione sul campo si tagliava col coltello, ma anche i principi di Runjaic, sempre molto attento allo spirito di squadra e al “bene comune”.
Una considerazione che deve avere un peso in quello che sarà il recupero del rapporto di fiducia. Da parte dei tifosi – innumerevoli i post e le risposte social che davano ragione all’allenatore – e del gruppo bianconero, al di là della multa che la società ha imposto a Lucca per aver violato il regolamento interno. Non a caso sotto il post delle scuse “pubbliche” che abbiamo citato non ha fatto capolino alcun compagno di squadra, segno che si tratta di un argomento da risolvere tra le quattro mura dello spogliatoio, come si suol dire.
Fondamentale sarà il ruolo del direttore dell’area tecnica, Gokhan Inler, uno che là dentro c’è stato e sa quali sono i tasti da toccare adesso, così come potrà tornare utile il carisma di Alexis Sanchez che nella serata di venerdì 21 febbraio ha provato a convincere Lucca nel momento del delitto e poi è stato visto particolarmente attivo quando, sostituito, ha davvero affiancato il tecnico nel dialogo con il quarto uomo Doveri nei momenti caldi nel finale della partita.
Dopo il triplice fischio tutti i bianconeri sono andati sotto il settore ospiti per festeggiare con i tifosi arrivati fino nel Salento. Lì è stata scattata una foto emblematica della notte del “delitto”, come dimostra il volto tutt’altro che sorridente di Lucca, in seconda fila come Thauvin e Runjaic, sorpresi a discutere. Del rigore rubato. Un’immagine che, postata sul profilo X del club bianconero, ha fatto discutere non poco, visto che ha didascalia, accompagnata da due cuori bianconeri, era romantica, ma anche stridente: «Gruppo». «Se voi siete un gruppo Bugo e Morgan sono un duo», ha risposto sarcasticamente un follower, forse ispirando la successiva risposta in “chiave sanremese” di Lucca su Instagram.
La vera risposta, tuttavia, spetta a Runjaic che ha l’ultima parola. Sabato sera potrebbe decidere di non puntare sul numero 17 come titolare nella sfida contro il Parma che deve dare una risposta alle ambizioni da guastafeste dell’Udinese che in classifica si trova ancora staccata, ma nella scia delle squadre a caccia di un posto in Europa. Dopo il delitto sarà questo il castigo?
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