Udinese-Napoli, le principali cause del crollo della ripresa secondo Gianfranco Cinello
L’ex giocatore e collaboratore tecnico dei friulani era presente allo Stadio Friuli - Bluenergy Stadium in occasione del match con gli azzurri
Le principali cause del crollo della ripresa? Il calo fisico, dovuto in particolare al fatto di aver giocato lunedì sera col Monza, unito al fatto che chi è entrato dalla panchina non è ancora al livello di chi ha giocato dall’inizio. Ha letto così il passo indietro compiuto dall’Udinese nel secondo tempo col Napoli Gianfranco Cinello, ex giocatore e collaboratore tecnico dei friulani, presente allo Stadio Friuli - Bluenergy Stadium in occasione del match con gli azzurri. «Adesso testa alla gara di Coppa Italia con l’Inter: una partita da affrontare al meglio, ricordando che l’Empoli ha eliminato ai rigori una Fiorentina in salute».
Cinello, con la squadra di Antonio Conte è stato un incontro dai due volti per la Zebretta.
«Nel primo tempo ho visto un’Udinese attenta, aggressiva, capace di giocare sulle ripartenze: si può dire che sia andata meritatamente in vantaggio. Certo, ha subìto qualcosa, ma penso sia normale. Runjaic nel complesso aveva preparato bene la partita, poi nella seconda frazione di gioco si è assistito a una metamorfosi inaspettata, col Napoli che ha preso il sopravvento ed è andato a segno tre volte un po’ troppo facilmente».
Proprio Runjaic ha ammesso la superiorità degli azzurri: non poteva fare qualcosa di più dal punto di vista tattico dopo aver visto le contromosse di Cote?
«Ritengo che l’Udinese del primo tempo abbia giocato col modulo giusto, un aspetto che ha avuto riscontro nel risultato. Nella ripresa non avrei cambiato schema, dato che si erano create le condizioni ideali per continuare su questa strada. Io penso che l’Udinese, avendo giocato lunedì sera col Monza, sia risultato più stanco del Napoli nei secondi 45 minuti. I bianconeri hanno pagato questo aspetto: sono convinto che la rete dell’1-1, frutto di una disattenzione dei due centrali, non sarebbe stata subita nel primo tempo. Nella circostanza invece è mancata un po’ di forza e velocità. Successivamente non si è avuta la capacità di reagire. Il centro del 2-1 esula poi dalle questioni tattiche, perché Nerez ha dimostrato di essere un calciatore di grande livello».
L’Udinese si è spesso rialzata dopo situazioni simili, col Napoli tuttavia non ce l’ha fatta...
«Chi è entrato dalla panchina non è a mio parere ancora al livello di chi è uscito, perciò anche questo aspetto ha inciso nell’andamento dell’incontro. Nei match precedenti, a gara in corso, Runjaic poteva inserire calciatori come Davis e Payero. Se, infine, con le grandi squadre non fai una partita perfetta, è difficile portare a casa un risultato positivo».
All’orizzonte però ci sono l’Inter, da sfidare in coppa Italia, e la Fiorentina, con cui i bianconeri giocano al Franchi lunedì prossimo.
«Uno step per volta. Intanto la gara con i nerazzurri. Bisogna capire come stanno i giocatori e quali sono al meglio per scendere in campo. E non bisogna rinunciare a priori alla competizione: ricordiamoci che l’Empoli, con una Fiorentina in grande condizione, si è qualificato dopo i calci di rigore».
L’Udinese deve migliorare su un aspetto: sono ancora troppo pochi i gol dei centrocampisti. Solo uno, siglato da Lovric a Venezia.
«È vero. E adesso mancano sia Lovric sia Payero, che hanno nel loro bagaglio tecnico alcune reti a stagione. Bisogna trovare il modo per alzare il potenziale offensivo della squadra. Vedo però Thauvin che è di nuovo vicino al top della forma».
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