Udinese, sotto la cenere il fuoco non arde: cinque ko e troppe crepe da ricucire
La società riflette ma non cambia guida. Tra “ritiri” congelati, malumori tecnici e voci di mercato, la sfida col Bologna diventa crocevia. Sanchez lancia un segnale: «Io ci sono, ma non decido io».

Cosa c’è sotto la cenere di cinque sconfitte di fila? Di sicuro non il ritiro per la squadra, in vista della gara interna di lunedì con il Bologna, anche se il club si sarebbe mosso subito dopo la partita di Torino, orientandosi verso un “ritrovo” anticipato (per sabato sera, dunque), rispetto alla solita vigilia, a “Le Fucine” di Buttrio, salvo poi stoppare il proposito ieri, nell’ennesimo day after amaro. Amaro e capace di far venire a galla pareri contrastanti, come è emerso già nel dopo-partita, con quella visione tutt’altro che univoca, per esempio, sul filo conduttore degli stop arrivati casualmente dopo aver tagliato il traguardo dei 40 punti, la cosiddetta quota salvezza.
Da una parte il “supervisore” dell’area tecnica, Gianluca Nani che ha parlato di una squadra comunque «forte», nonostante le assenze, mentre dall’altra Kosta Runjaic ha evidenziato a tal proposto la «poca qualità» del gruppo privo per l’occasione, in attacco, di Lorenzo Lucca, oltre che del “lungodegente” Florian Thauvin. Tanto che qualcuno ha pure chiesto lumi sulla posizione del tecnico tedesco, al quale lo stesso Nani ha confermato subito la fiducia.
Il dirigente bianconero non è rientrato in Friuli con la squadra, l’altra notte, ha fatto rotta direttamente su Londra, dove cura anche le strategie del Watford, essendo a tutti gli effetti il braccio destro di Gino Pozzo che pure lui non si è spostato per raggiungere la “Piccola Patria” come aveva sempre fatto nei mesi precedenti quando le cose non filavano per il verso giusto.
Ciò non significa che la proprietà sia soddisfatta dell’andazzo. Tutt’altro. Perché è altrettanto certo che non tutto stia funzionando alla perfezione in casa Udinese. E le cinque sconfitte sono la cartina tornasole. Non sono tutte rose e fiori: l’ha fatto capire anche Alexis Sanchez con un messaggio postato su Instagram dopo essere rientrato da Torino, nel quale fa chiarezza sulle voci di un futuro prossimo in patria, negando una trattativa in atto.
Ma la parte più gustosa riguarda il presente: «In questo momento mi sento in condizioni perfette. Il gioco non è più nelle me mani: queste sono decisioni tecniche. Io devo solo essere in forma e disponibile con la mia squadra, comportandomi da professionista come ho sempre fatto. Fine dell’argomento». Argomento che tira in ballo Runjaic dal quale, evidentemente, si aspettava più di quella decina di minuti che gli ha concesso al Grande Torino.
La scintilla tra i due non è scattata, così come sono evidenti e ingombranti le voci di mercato: l’ultima da Napoli riferisce di un Solet già d’accordo con il club azzurro. Anche il suo errore marchiano per il raddoppio del Toro fa parte di quello che c’è in casa Udinese sotto la cenere. —
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