Udinese-Torino, 2-2. Il salto di qualità e quel freno a mano tirato
La squadra butta via due punti col Torino, stavolta tocca a Ehizibue fare i regali
Stavolta è toccato ad Ehizibue, quello che dice di ascoltare da Dio dove deve andare a giocare e che è un chiaro anello debole di questa squadra, altre volte era toccato ad altri, che poi sono sempre quelli.
Avete presente quando ci si accorge di viaggiare in auto col freno a mano tirato? Oppure quando si va in bici con una gomma bucata?
E’ l’Udinese di questa stagione. Potenzialmente una squadra da parte sinistra della classifica, ma che invece va avanti a strappi frenata dai continui errori di alcuni dei suoi giocatori. Ieri e’ toccato al terzino, o aspirante tale, di Dio.
Non attacca, non difende, va pure a far confusione in attacco: cosa fa? La falla da quella parte è evidente, i cadeau a un Toro, col lutto al braccio per il grande Ormezzano, che almeno sarà contento, scornato e nel pallone sono sotto gli occhi di tutti.
Peccato, i tre punti, pur dopo un primo tempo ad andamento lento, parevano in saccoccia, un posto al sole in classifica pure, contro un Toro in fiamme con i suoi tifosi impegnati più a contestare il presidente Cairo che a incitare la sua squadra. Ma Ehizibue, che doveva uscire per Sanchez passando a 4 in difesa, l’aveva capito anche l’ultimo arrivato tra gli steward su, e naturalmente l’altissimo la pensavano diversamente.
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