Udinese tra le prime in classifica, tutto lo stadio esulta: prima del match il toccante ricordo per Tominaga

Non è mancato il sostegno da parte dei tifosi bianconeri, per tutta la partita, alla squadra di Runjaic

Stefano Martorano
La sciarpata della Nord a sostegno della propria squadra e nel riquadro, in basso a sinistra, il ricordo per Tominaga (FOTO PETRUSSI)
La sciarpata della Nord a sostegno della propria squadra e nel riquadro, in basso a sinistra, il ricordo per Tominaga (FOTO PETRUSSI)

La festa continua, anzi può continuare. Perché l’Udinese è lassù dopo tre giornate e lo stadio canta e balla come non si vedeva da tempo. Sarà l’aria nuova, fresca e frizzantina di una classifica di altura che infonde energie gonfiando i polmoni provati dal caldo interminabile di questi giorni, ma è proprio un bello spettacolo il pubblico dell’Udinese che partecipa e soffre, “sbattendosi” assieme alla squadra.

Una tifoseria che, con un riocordo toccante, compreso striscione e foto sul maxischermo, ha ricordato uno di loro, Shimpei Tominaga, ucciso a fine giugno a Udine e grande tifoso bianconero.

Brenner stende il Como, l’Udinese vola in testa alla classifica
L'esultanza del brasiliano Brenner dopo aver segnato il gol partita (foto Petrussi)

Poi, a metà ripresa, ha letteralmente preso per mano i bianconeri, trascinandoli con il coro “Alè alè tutta la curva deve cantare e l’Udinese deve volare”, una vecchia hit degli anni d’oro, quelli che portarono in Europa con Alberto Zaccheroni e Francesco Guidolin in panchina. Il battimani che ne è seguito ha dato il ritmo alla squadra a cui nel frattempo Runjaic aveva tolto l'intero tridente, compreso quel Thauvin che è rimasto sorpreso, ma che si è beccato la meritata standing ovation ricambiando il saluto con un applauso al pubblico ben visibile. Un applauso che lo stadio aveva fin lì riservato poco prima dell’inizio nel minuto di silenzio in memoria di Sven Goran Eriksson.

I tifosi del coro, ricordando vecchie ruggini, rivolgono cori poco piacevoli, la Nord, compatta, preferisce sostenere l'Udinese facendole sentire tutto il calore di cui ha bisogno con un “Forza Udinese Alè”, che diventa un must nel primo tempo in cui la pressione portata dal Como aumenta la preoccupazione anche sugli spalti.

Il gol che spacca l'equilibrio lo trova Brenner, quasi inaspettatamente. Il brasiliano si prende il coro della gente nell’ormai classico botta risposta tra lo speaker e il pubblico che inneggia al suo nome, mentre poco dopo è Thauvin a stupire con un giochetto di prestigio con cui nasconde e fa riapparire la palla, procurando il classico “oh” di meraviglia. La ripresa vola via a suon di cori, riservando il gran finale al momento del rigore. Quando Prontera lo decreta dopo aver rivisto il mano a bordo campo, dalla curva sale forte l’incoraggiamento a Okoye. Cutrone calcia, sbaglia e s'inginocchia dalla disperazione mentre il Friuli esplode come a un gol, quello mancato dal Como che “regala” all’Udinese altri tre punti per cantare e sognare in alta quota. 

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