Udinese, ultima chiamata per il riscatto: la sfida contro il Bologna per salvare l'onore
Dopo un mese e mezzo di sconfitte, la squadra di Runjaic cerca un segnale positivo per chiudere al meglio la stagione e prepararsi al futuro, con l'obiettivo di tornare a competere ad alti livelli in Serie A.

Non ci sono troppi calcoli da fare per stasera, in vista della sfida con il Bologna. In ballo in casa Udinese ormai c’è soltanto l’onore, la voglia di difendere la maglia, togliere dalla bocca dei tifosi l’amarezza che si è insinuata nel popolo bianconero col passare delle giornate, quando quello in corso aveva tutta l’aria di un campionato felice, spensierato, in grado di regalare pure qualche soddisfazione durante la volata finale. La speranza di un piazzamento europeo era solo un’illusione da cullare più a lungo possibile – peccato che Kosta Runjaic non l’abbia capito bene –, in cambio sarebbero bastati un paio di “squilli” ben assestati, buoni per far parlare l’Italia della Zebretta. Invece, da un mese e mezzo l’Udinese è a digiuno di punti.
Sì, una volta toccata quota 40 pareggiando all’Olimpico contro la Lazio (era il 10 marzo), la squadra di Runjaic si è letteralmente piantata, raccogliendo soltanto sconfitte – sono cinque consecutive – diventando una sorta di zimbello dei social, dove i tifosi avversari non perdono occasione per evidenziare la pochezza del progetto societario bianconero. Ed è un peccato, perché se è vero che almeno tre suoi giocatori (Bijol, Solet e Lucca) sono estremamente chiacchierati in ottica di mercato e potrebbero partire a fine stagione, è altrettanto vero che ci sono dei segnali di un’Udinese particolarmente attiva sul fronte delle entrate per rimpiazzare i possibili partenti. Quello che manca ai bianconero, insomma, è lo spirito giusto per continuare a essere protagonisti in Serie A nel quadro di una società venditrice (che si alimenta con le cessioni), ma comunque ambiziosa. A livelli europei in “provincia” lo fa l’Atalanta, perché l’Udinese non riesce a schiodarsi dalla quota salvezza? Una domanda che deve riguardare anche dirigenti e proprietà in chiave futura. Nell’immediato invece la squadra ha cinque partite per tornare “dispettosa”, considerando che affronterà delle rivali che lottano per la Champions come Bologna, Juventus e Fiorentina.
Prma tappa stasera contro la sorprendente squadra di Vincenzo Italiano che si è confermata nonostante il cambio tecnico della scorsa estate e le cessioni di peso. L’Udinese non avrà ancora l’attacco titolare, cioè la coppia Lucca-Thauvin che ha garantito 18 delle 36 reti finora realizzate in stagione. Una bella zavorra, soprattutto in termini di inventiva: il francese manca proprio dall’ultima “gara utile”, quella contro la Lazio. Da allora zero punti e un gol realizzato (contro l’Inter), nessuno nelle ultime tre partite. Oggi tornerà dall’inizio Keinan Davis al centro dell’attacco, alle sue spalle mister Kosta dovrebbe proporre Sandi Lovric, sciagurato a Torino (una rete regalata ai granata, una sbagliata a porta spalancata). Ci si augura un riscatto. Il modulo dovrebbe essere ancora un 4-4-1-1, anche perché la difesa dovrà fare a meno di un pezzo da novanta come Bijol, squalificato: al suo posto, a fare da centrale accanto a Solet, il danese Kristensen, un altro che non sta convincendo ultimamente.
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