Udinese-Venezia, l’occasione è da cogliere: cambio modulo per Kosta Runjaic

L’assenza dello squalificato Karlstrom sta portando il mister a varare il 3-4-2-1. Sanchez e Thauvin dietro Lucca, in mediana fuori uno tra Lovric, Payero e Atta

Stefano Martorano

A distanza di due settimane dall’opportunità non colta a Como, Kosta Runjaic si trova a portata di mano un’altra occasione per far ritrovare il sorriso ai tifosi e a gran parte dei suoi giocatori. Scegliere il 3-4-2-1 da proporre domani e fin dall’avvio col Venezia, avversaria da battere per riconquistare la vittoria casalinga che manca da fine ottobre e per non cominciare a imbronciarsi, potrebbe infatti connotare l’Udinese non solo del tridente con due attaccanti come Florian Thauvin e Alexis Sanchez alle spalle di Lorenzo Lucca, ma anche il suo allenatore di rinnovato coraggio rispetto alle idee proposte e perseguite a inizio stagione, quando l’Udinese conquistò dieci punti nelle prime quattro partite con la mediana pari e due mezze punte.

L’occasione per questo possibile ritorno alle origini, poi, è servita su un vassoio d’argento dalla squalifica di Jesper Karlstrom, ovvero del volante davanti alla difesa che ha sempre cominciato titolare, fatta eccezione l’esordio di Bologna, quando nei 32’ finali in cui venne impiegato dimostrò da subito la dote di equilibratore.

Ecco l’assenza su cui ruota una serie di considerazioni, partendo dai famosi equilibri difensivi che Runjaic ricerca, ma non sta trovando ancora. E allora, la domanda che il tecnico si sta ponendo in questi giorni è stata la seguente: meglio confermare il classico 3-5-2 “rischiando” di affidare al giovane Arthur Atta o a Jurgen Ekkelenkamp le chiavi del centrocampo, mantenendo Sandi Lovric e Martin Payero mezzali?

Oppure si può cercare una solidità diversa con due mastini come Lovric e Payero un po’ più stretti, sfruttando anche la copertura di Atta (o di Ekkelenkamp) che oltre a coprire le spalle a Thauvin sul centro destra potrebbe abbassarsi permettendo le incursioni a Lovric? È una domanda a cui Runjaic deve rispondere non senza avere prima soppesato l’effettivo peso specifico datogli da Rui Modesto, l’esterno angolano a dir poco acerbo come si è visto con Como e Roma.

D’altronde, non è un mistero che la società stia cercando un esterno sul mercato in attesa di ritrovare in campo il “pretoriano” Kingsley Ehizibue, che però potrebbe averne ancora per un mese e più.

Sono anche queste le considerazioni che si sono fatte al Bruseschi in questi giorni, dove il vero dato preoccupante sono i soli quattro gol segnati dall’Udinese davanti al proprio pubblico da quando manca la vittoria ai Rizzi. Troppo pochi per non pensare di imporre al Venezia la qualità di cui la squadra dispone dalla cintola in su. Tra l’altro, Runjaic ritroverà anche Solet in difesa al rientro dalla squalifica, e il francese promette ben altra consistenza dello sfortunato Touré che ha già chiuso anzitempo la stagione a causa dell’infortunio al ginocchio destro. Insomma, con una difesa a tre composta da Kristensen, Bijol e Solet, e una mediana a quattro, l’Udinese appare comunque in grado di schermire il deludente attacco del Venezia. È questa, dunque, l’occasione da cogliere per mister Kosta che a Como rinunciò al tridente beccandone quattro lo stesso. Meno probabile, invece, l’uso della difesa a 4, anche se sarebbe comunque di supporto al tridente.

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