Accordo Udinese-Tavagnacco per il settore giovanile femminile

Collaborazione tra le due realtà per la formazione di giovani calciatrici «La sinergia porterà le giocatrici del vivaio verso traguardi eccellenti» 

il focus

stefano martorano

L’accordo è storico e promette un futuro alle molte ragazze friulane che sognano di giocare ad alti livelli nel calcio femminile senza per forza cercare un’occasione lontano da casa, ma non sono mancati i malumori e le lettere di protesta dietro alla collaborazione tra l’Udinese e il Tavagnacco calcio femminile, ufficializzata ieri in maniera congiunta dalle due società.

Con l’accordo sottoscritto, e già depositato alla Figc, l’Udinese ha di fatto dismesso la propria attività femminile, passando tutto il proprio settore giovanile al Tavagnacco, e chiudendo così un progetto nato nel 2015 per ottemperare alle normative federali che da allora impongono a un club professionistico maschile di avere anche una sezione femminile.

L’Udinese con questa collaborazione assolve l’obbligo federale attraverso un accordo con il Tavagnacco calcio femminile che prevede un sostentamento economico alla società a cui si richiede la gestione della sezione “rosa”.

Attualmente una volta conclusa l’esperienza con la Under 17, le ragazze di bianconero vestite si ritrovavano libere e senza la possibilità di proseguire all’Udinese, che non ha mai pensato di fare una Under 19, ovvero un campionato Primavera che può costare anche alcune decine di migliaia di euro a stagione.

Difficile, quindi, allestire una squadra per una serie C (costo medio anche superiore), spesa invece affrontata dalla Triestina, altra realtà regionale assieme al Pordenone, che ha la sezione femminile.

Non c’era quindi futuro per le ragazze all’Udinese, e la società bianconera lo ha fatto capire nella lettera che il dg Franco Collavino ha inviato alle famiglie delle atlete, suscitando la sorpresa di molte famiglie friulane che adesso avranno comunque tempo e possibilità di scegliere un altro club per le atlete.

E se sceglieranno di tesserasi col Tavagnacco, avranno la certezza di affidarsi a una società che da vent’anni è semplicemente la portabandiera della regione nel calcio femminile nazionale, con una struttura sempre più qualificata, in grado di formare e portare le ragazze fino alla serie B e, chissà, anche al ritorno in quella serie A da poco persa.

A questa possibilità potranno pensare le 100 ragazze dai 6 ai 17 anni – ormai ex Udinese - che da ieri si sono trovate a piedi, come ha ben sintetizzato nel comunicato il vicepresidente del Tavagnacco Domenico Bonanni. «La sinergia che svilupperemo ci permetterà di far arrivare più giovani atlete verso traguardi eccellenti. Il nostro sogno è di avere presto in Prima Squadra tante calciatrici del nostro Friuli». —

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