Andreussi: «Voglio vincere ancora»
ARTEGNA. La senti parlare lì, seduta sugli scalini di casa della “sua” Artegna, con la solita educazione e calma. È una come tante nella sua semplicità. Poi ti viene in mente che ha vinto sette campionati italiani rally e che, due giorni fa, ha dominato un’altra gara. Bentornata Anna Andreussi.
La navigatrice di Artegna, si è aggiudicata sabato il suo primo rally del 2013, il Costa Smeralda. L’ha fatto coi compagni di sempre, la Peugeot 207 e Paolo Andreucci, suo partner anche nella vita. Un digiuno durato 7 mesi, ora spezzato. «E non ci fermeremo», dice. Anna l’insaziabile. Anche a 41 anni «Scendere dalla macchina? Neppure ci penso».
Gioia. La co-pilota è appena arrivata nella “sua” Carnia. La terra della Sardegna è un dolce ricordo; dolcissimo. «Una bella gioia che ci voleva. È stata il settimo successo al Costa, ma questo è particolare». Ha rotto un digiuno “particolare”. In questa stagione, infatti, la navigatrice ha cambiato auto, passando dalla Peugeot 207 Super2000 alla 208 R2. Classe e potenza della vettura nettamente inferiori. Da qui, l’astinenza.
Per la terra sarda, Anna è tornata alla “vecchia” macchina, e al successo. Non sarà il primo dei tanti: l’obiettivo di Peugeot è sviluppare la 208, e Andreussi sottostà agli ordini di scuderia. «È stata solo un’apparizione sporadica – dice –: gli obiettivi di quest’anno hanno la vista sul 2014. A fine 2013 arriverà la 208 R5: vogliamo svilupparla, per puntare al prossimo campionato italiano».
Voglia. Capito? Sette titoli tricolori alle spalle, 41 anni e nessuna voglia di smettere. «Il ritiro? Ma non ci penso nemmeno. Fino a quando saremo vincenti, saremo qua. Il rally è uno sport senza età: io sto bene, ho entusiasmo; Paolo (Andreucci, ndr) pure. Al momento non vedo altro nella mia vita».
Qui sta il segreto, e qui sta la notizia. Che nonostante una bacheca ricolma, Andreussi ha ancora fame. E andrà avanti a lungo. Anche se l’attuale stagione sarà di transizione, con migliaia di chilometri da percorrere per l’Italia. E che la fanno stare lontano da casa. Anna ama il “suo” Friuli, ma ad Artegna e in Carnia c’è poco.
«Ma so tutto, e seguo anche il nostro movimento rallystico – spiega –: stiamo bene e c’è passione. Ho insegnato al corso navigatori di Sport & Joy (team di Pagnacco, ndr), e ho visto una gran voglia di correre; c’è sempre la Scuderia Friuli e il suo rally Alpi Orientali. A proposito: parteciperò alla gara di casa». Sarà il 1° settembre, ma è fin inutile ricordarlo. Gli appassionati, e chi crede in questa friulana, lo sanno.
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