Apu, è la settimana decisiva: in quattro giorni le sfide con Rieti e Cantù

Per l’Old Wild West si tratta di uno snodo cruciale della stagione, in ottica promozione diretta. La squadra ha pochi difetti, è il momento della zampata

Giuseppe Pisano
Alibegovic, Caroti, Pullazi e Da Ros fanno festa. Foto Petrussi
Alibegovic, Caroti, Pullazi e Da Ros fanno festa. Foto Petrussi

Archiviate le pratiche con le pericolanti Livorno e Piacenza, l’Apu Old Wild West si prepara per la doppia sfida a Rieti e Cantù nel giro di quattro giorni. È uno snodo cruciale del campionato, quando mancano due mesi al termine della regular season, con i bianconeri in piena corsa per la promozione diretta. Vediamo come arriva Udine a questa settimana fondamentale.

Cosa va

La squadra è ormai matura per gestire la pressione e fare corsa di testa. Durante tutta la stagione ha avuto continuità di rendimento, lo conferma il fatto che non ha mai perso due partite consecutive e ha sempre saputo reagire nei momenti di difficoltà. Che ci sono stati anche nelle ultime due gare, basti pensare al 74-74 realizzato da Livorno a un minuto dalla fine o al -6 raggiunto da Piacenza dopo il -19 iniziale.

In entrambi i casi l’Apu ha mantenuto la calma e con il piglio da squadra d’alta classifica ha respinto l’assalto e vinto le due gare: non era scontato che accadesse. Va sottolineato anche l’ottimo approccio alla partita contro l’Assigeco, caricata di significati già sette giorni prima da coach Vertemati: è evidente che Alibegovic e compagni hanno recepito il messaggio e hanno la mentalità giusta per tenere la barra dritta in un campionato tutt’altro che facile, costellato da turni infrasettimanali, rinvii, recuperi e sfide con squadre pronte a vendere cara la pelle.

Pollice in alto anche per la rosa profonda allestita in estate, corretta in corsa con due innesti: la squadra sta bene fisicamente, domenica Vertemati ha potuto gestire i minutaggi in vista della trasferta di Rieti, e la panchina assicura sempre un ottimo contributo. Dei 90 punti rifilati all’Assigeco, 30 sono stati firmati dagli uomini entrati a gara iniziata.

Cosa non va

Andare a cercare difetti a una squadra che vanta il 75% di vittorie in campionato è un po’ come cercare il pelo nell’uovo. È chiaro che nelle ultime due gare l’Apu non è stata perfetta, ma certe difficoltà vanno messe in preventivo per motivi già noti a tutti: si gioca a ritmi serrati e le squadre in lotta per la salvezza moltiplicano le forze. Entrando nel capitolo singoli, contro l’Assigeco il recente acquisto Pepe è stato utilizzato col contagocce.

Il giocatore abruzzese non riesce a incidere e più in generale non sembra essersi ancora inserito nei meccanismi di gioco bianconeri, a differenza dell’altro volto nuovo Pullazi. Ben diverso è il discorso di Bruttini, sempre nel mirino di critiche preconcette di alcuni pseudo-tifosi: il pivot toscano è un professionista serio, dà il suo apporto alla squadra e merita rispetto. Criticarlo anche ora che il grande obiettivo è a portata di mano, è esercizio di autolesionismo. 

 

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