Attenta Udinese, con il Sassuolo è sempre un incrocio pericoloso

Quella tra tra i bianconeri e gli emiliani negli ultimi anni è stata spesso una partita decisiva: i friulani hanno sempre superato l’esame, sarà così anche questa volta?

Massimo Meroi
Il 6 marzo 2021 Llorente ha segnato l’unico gol con la maglia dell’Udinese con il Sassuolo © Foto Petrussi
Il 6 marzo 2021 Llorente ha segnato l’unico gol con la maglia dell’Udinese con il Sassuolo © Foto Petrussi

UDINE. Sembra un segno del destino che le gare contro il Sassuolo segnino da qualche anno a questa parte una sorta di bivio per l’Udinese.

Lungi da noi voler caricare di eccessivi significati la gara di domenica 17 dicembre (calcio d’inizio alle 15) allo stadio Friuli contro la squadra di Dionisi ma, considerati la classifica e il calendario che attende i bianconeri da qui alla fine del girone d’andata (Torino e Lazio in trasferta intervallate dalla gara casalinga con il Bologna), quella di domani sarà una partita spartiacque che potrebbe condizionare il futuro dell’Udinese.

Non è la prima volta che succede e andando a rivisitare le sfide con i neroverdi degli ultimi anni si scopre che l’Udinese è sempre riuscita a superare questi incroci pericolosi.

L’ultimo è cosa di due anni fa. Era il 7 novembre e la squadra allenata da Gotti, a secco di vittorie da otto partite (quattro sconfitte e altrettanti pareggi) aveva bisogno di rianimare la sua anemica classifica. Finì 3-2 e fu una partita sulle montagne russe: bianconeri subito avanti grazie a un gol di Deulofeu servito da Becao.

Il Sassuolo ribaltò la situazione: prima Berardi approfittò di un errato rinvio di Silvestri, poi Frattesi firmò l’1-2 con uno dei suoi classici inserimenti. La dea bendata diede una mano ai bianconeri quando lo stesso Frattesi, prima dell’intervallo, deviò in rete un destro non irresistibile di Molina. A inizio ripresa arrivò il 3-2 di Beto. Quella vittoria permise a Gotti di salvare la sua panchina, ma solo per un mese: a inizio dicembre, dopo la sconfitta di Empoli, fu allontanato e sostituito con un certo Gabriele Cioffi.

Anche nella stagione precedente con il Sassuolo ci furono due incroci pericolosi per l’ex allenatore bianconero: nell’anticipo di venerdì 6 novembre se l’Udinese avesse perso a Reggio Emilia a Gotti sarebbe stato dato il benservito. I suoi giocarono una partita di sofferenza che gli valse lo 0-0.

Nella partita di ritorno l’Udinese non era in una posizione di classifica pericolosa, ma con un reparto offensivo ridotto all’osso (Llorente e Okaka) aveva bisogno di punti per mettersi al riparo da brutte sorprese.

Gotti preparò la partita in maniera impeccabile dal punto di vista tattico incartando il talento del Sassuolo e producendo il giusto in attacco. Fernando Llorente sbloccò il risultato nel primo tempo con quello che è stato il suo unico gol in maglia bianconera, nel finale di gara arrivò il raddoppio di Pereyra.

Gigi Delneri il 25 ottobre del 2017 si presentò a Reggio Emilia con sei punti in nove gare frutto di due vittorie e sette sconfitte, l’ultima pesante in casa con la Juve (2-6). Con il Sassuolo decise una rete segnata nel primo tempo da Barak; nel turno successivo sarebbe arrivata anche la vittoria sull’Atalanta poi i due passi falsi con Lazio e Cagliari sarebbero costati il posto al mister di Aquileia.

Fatto un inciso sulla sconfitta del 19 febbraio 2017 davanti agli occhi del grande Zico, c’è un altro incrocio pericoloso da ricordare: risale al torneo 2013-2014.

L’ultima Udinese di Guidolin in un mercoledì sera uggioso interruppe la serie di due ko (1-0 con Roma e Milan) imponendosi 2-1 sì grazie ai gol di Di Natale (su rigore) e Muriel intervallati dalla rete di Zaza, ma soprattutto per le parate di Brkic che che quel giorno disputò forse la sua miglior partita in maglia bianconera.

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