Badu si gode la passerella: «La mia gara migliore» FOTO 1 - FOTO 2

Muriel segna dal dischetto e dedica la rete alla figlia neonata in tribuna Il colombiano coi piedi per terra: non abbiamo smaltito la delusione europea
Udine, 01 settembre 2013. Serie A 2013/2014. 2^ giornata. Stadio Friuli Udinese vs Parma. Nella foto: esultanza per il goal di Emmanuel Agyemang Badu. Copyright Foto Petrussi / Ferraro Simone
Udine, 01 settembre 2013. Serie A 2013/2014. 2^ giornata. Stadio Friuli Udinese vs Parma. Nella foto: esultanza per il goal di Emmanuel Agyemang Badu. Copyright Foto Petrussi / Ferraro Simone

UDINE. Se non è record del mondo poco ci manca. La piccola Maria Paola, figlia di Luis Muriel, è nata un mese e mezzo fa e ieri sera il suo papà ha voluto a tutti i costi che fosse presente al Friuli. E così, quando il numero 9 dell’Udinese ha segnato il rigore del 3-1 che ha chiuso il conto con il Parma, la mamma l’ha presa in braccio esultante e l’ha mostrata a tutti i tifosi presenti in tribuna.

«Averla lì allo stadio rappresenta per me una motivazione in più - ha detto -, ho chiesto a mia moglie di portarla e lei mi ha accontentato. Certo, il gol lo dedico a lei, sarà sempre così da ora in avanti». Dopo il centro con la Lazio Luis ha concesso il bis su rigore. L’esecuzione dagli undici metri è spettata a lui perchè Di Natale era già stato sostituito.

Il colombiano aveva bisogno di segnare dopo la brutta prestazione di Liberec. «Era soprattutto importante vincere - spiega Luis -. Non abbiamo ancora smaltito la delusione per l’eliminazione dall’Europa League. Adesso ci resta la Coppa Italia e il campionato e avevamo bisogno di questi tre punti per cominciare la strada verso la salvezza».

Non è stata un’Udinese scintillante della passata stagione, ma comunque solida sì e soprattutto capace di uscire alla distanza. «È difficile dire se abbiamo giocato meglio nel secondo tempo - il pensiero di Muriel -, bisogna vedere anche come si mette la partita dal punto di vista tattico: se gli avversari devono recuperare si sbilanciano e noi trovando spazi andiamo meglio. Oggi siamo stati concreti e fortunati, qualità che non avevamo avuto con lo Slovan».

La lingua batte dove il dente duole. Servirà del tempo per smaltire la delusione continentale. «Adesso avremo più tempo per allenarci e migliorare - dice Muriel -. Personalmente devo imparare a rientrare di più per aiutare la squadra, ma con un grande allenatore come Guidolin riuscirò a crescere anche in questi particolari».

Se Muriel ha chiuso il conto, Badu lo ha aperto con il primo gol in serie A. Il ghanese, migliore in campo assieme ad Allan, è felice come un bambino. «La dedica è per tutti i tifosi dell’Udinese», le sue prime parole.

Emmanuel è a un bivio della sua carriera: considerato da sempre l’erede di Asamoah, dopo 4 anni non è ancora decollato. «Ora o mai più? Non lo so. Nella passata stagione ho avuto alcuni problemi fisici, adesso sto bene e la gamba gira».

Si è visto. Al di là del gol, il ghanese ha piazzato parecchie accelerazioni che hanno infiammato il Friuli: «Questa è sicuramente la mia migliore partita con la maglia dell’Udinese - confessa Badu -, ma adesso devo continuare su questa strada».

«Avevamo dentro una grande rabbia dopo l’eliminazione dall’Europa e l’abbiamo messa in campo», conclude il numero 7 che poi rivela descrivendo il suo gol: «Sul rimpallo sono stato fortunato, poi ho sentito Totò che mi diceva che ero solo e sull’uscita del portiere l’ho piazzata sul secondo palo».

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