Balotelli a Lignano si gode la firma con il Brescia per 1,5 milioni più bonus

Contratto annuale con rinnovo automatico in caso di salvezza così Supermario torna in Italia: ieri era all’hotel Falcone per rilassarsi con alcuni amici
epa07319798 Mario Balotelli of Olympique Marseille warms up prior to the Ligue 1 soccer match between Olympique Marseille and Lille OSC at the Velodrome Stadium in Marseille, southern France, 25 January 2019. EPA/GUILLAUME HORCAJUELO
epa07319798 Mario Balotelli of Olympique Marseille warms up prior to the Ligue 1 soccer match between Olympique Marseille and Lille OSC at the Velodrome Stadium in Marseille, southern France, 25 January 2019. EPA/GUILLAUME HORCAJUELO



La rivoluzione di Mario Balotelli, da calciatore professionista e da uomo, parte da Lignano Sabbiadoro. A cominciare dalla macchina: ninte Ferrari, ma una meno vistosa Mercedes (anche se si parla comunque di un modello da oltre 150 mila euro) che lo fa passare quasi inosservato. Il grande talento, finora in gran parte inespresso, del calcio italiano è arrivato venerdì sera all’Hotel Falcone di Sabbiadoro, ma già oggi è atteso nella “sua” Brescia.

Supermario, 29 anni compiuti lo scorso 12 agosto, ha raggiunto la riviera friulana non appena ha saputo che era certo il suo passaggio alle rondinelle.

Aveva confidato agli amici di aver già firmato: alle 23.45 di venerdì sera, poco prima che scattasse la mezzanotte, il presidente Massimo Cellino e il procuratore del giocatore, Mino Ràiola, hanno trovato l’accordo, sembrerebbe per accontentare proprio lo scaramantico Cellino, che non avrebbe gradito ufficializzare il tutto il giorno 17. Il mondo del calcio è pieno di scaramanzie. E così Balotelli (l’ufficialità è attesa per oggi, martedì dovrebbe prendere parte al primo allenamento con il Brescia) è pronto ad entrare nel gruppo di grandi campioni che hanno vestito la casacca bresciana: da Beccalossi a Guardiola, da Hubner a Pirlo, Hagi, Hamsik, senza dimenticare Roberto Baggio.

Con la società lombarda ha firmato un contratto annuale con rinnovo automatico in caso di salvezza: guadagnerà 1,5 milioni di euro più bonus. Tanto è bastato per convincerlo a rifiutare l’offerta economicamente più consistente del Flamengo. SuperMario ha rinunciato anche perché gli mancava l’Italia e, soprattutto, la mamma. «Lei lo ha convinto a tornare in Italia, era stanca di non poterselo godere un po’. E lui l’ha accontentata. Due volte, perché non solo rientra in serie A, ma giocherà a casa, a Brescia».

Chi parla è un intimo amico di Balotelli, Antonio Falzarano. Originario di Airola, paese del beneventano, nella zona di cui è originario anche il sindaco di New York Bill de Blasio, Falzarano è il gestore dell’Hotel Falcone, buen retiro di Mario da almeno due anni. Ma dalle turbolenti notti al Mister Charlie, Balotelli è profondamente cambiato. Parola dell’amico Toni. «Lui era contento per l’accordo raggiunto col Brescia e ha voluto raggiungere Lignano con il solo scopo di rilassarsi – aggiunge –. Ha dormito per tutta la mattinata dopo il suo arrivo. Non ha avuto pretese. Ha chiesto di bere soltanto thè e acqua. L’ho visto cambiato, in meglio, maturato e in grandissima forma».

Mario Balotelli è stato raggiunto in albergo da alcuni amici bresciani. Ama girare le zone di Lignano nei dintorni dell’albergo. Non va quasi mai sull’Asse Centrale, preferisce camminare lungo viale Europa e raggiungere il Luna Park. Decisivo, oltre alla mamma, è stato il lavoro di mediazione del commissario tecnico dell’Italia, Roberto Mancini, da sempre un fratello maggiore per Balotelli, sin dai tempi in cui vincevano assieme la Premier League con il Manchester City. «Roberto – conclude Falzarano – ha compreso la situazione e ha contribuito all’accordo. Essendo amico di Ràiola e Cellino tutto è stato più facile. Mario mi ha confidato che voleva avvicinarsi a casa e che vuole fortissimamente tornare in Nazionale». —



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