Basket A2, Alibegovic allo scadere da tre: Udine vince a Orzinuovi
A 4” dalla fine Mira decide una contesa durissima che Udine stava buttando via per i troppi liberi sbagliati. Secondo posto alla portata
Alibegovic da tre allo scadere, partita vinta a Orzinuovi e secondo posto ancora a tiro. Pericolo scampato dell’Apu grazie a un canestro di un giocatore che fino a quel momento aveva fatto poco o nulla. Finisce 78-77.
Subito la domanda che si fanno tutti è questa: cosa sarebbe l’Apu con un giocatore come Grant Basile, che se sarà convocato in Nazionale per la prima volta, diventerà italiano?
Il giovane italoamericano, arrivato a Orzinuovi in prestito da Tortona, fa pentole e coperchi nel primo tempo: 11 punti sui 15 dei suoi nel primo quarto.
Come? Fisicità, atletismo sotto canestro, guarda caso proprio quello che servirebbe a Udine. Vedasi stoppata su Gaspardo (non in palla come nel derby) in avvio di secondo quarto. Sì, perché Udine, spinta dai soliti encomiabili tifosi (una ventina) del Settore D, va sotto subito sul fronte intensità e fisicità.
E dopo il 17-15 del primo quarto, perde le redini del match facendo esattamente quello che vuole la squadra di casa. Dopo 3’ minuti l’Apu esaurisce il bonus, Alessandrini fa il Basile e l’Apu arranca con un preoccupante 2 su 12 da tre e soprattutto sembra fuori fase, vedasi il fallo su tiro da tre forzatissimo di Bertini da 9 metri fatto da Clark sul finire del quarto.
Non da lui, che però è il migliore dei suoi. Però Udine è squadra vera, comincia a difendere e rimette in piedi la barca poco prima dell’intervallo con una tripla di capitan Monaldi: 28-29 dopo essere stata sotto anche si sei punti.
Si riparte, Orzinuovi fa fatica nel tiro da tre, ma continua a far male con Basile e con Alessandrini, lungo dinamico che la banda dell’Apu non riesce a limitare, e il terzo fallo di Clark non è una bella notizia. Come i liberi sbagliati da Delia o di Alibegovic.
E quando si sveglia da tre l’americano Jorgensen e Basile posterizza Da Ros, Orzinuovi mette la freccia con una tripla di tabella di Bertini dopo che Udine per un paio di volte aveva attaccato pèer il + 8 o + 9.
Qui l’Apu trova “salvagente” Caroti, il play è infallibile dalla lunetta, costringe Jorgensen al quarto fallo e tiene a galla i suoi, che chiudono il terzo avanti 51-49 con una tripla allo scadere.
Il play toscano è vitale perché l’inerzia pare tutta dei lombardi penultimi e in lotta per la salvezza. Non un particolare da poco.
Si riparte con una tripla di Leonzio, che è un presentimento di quanto potrebbe accadere.
Udine non sta giocando la sua partita ma quella dei rivali. Comincia a intestardirsi col tiro da tre. E il pubblico si esalta sentendo profumo di scalpo importante ed è tutto in salita per i friulani.
Una tripla di Gaspardo frena l’emorragia, Da Ros dalla lunetta pure. Ma il quarto fallo di Clark è un altro brutto presentimento. Il 50% ai liberi con cui l’Apu inizia gli ultimi 5 minuti di gioco non è una bella notizia.
Quando Gaspardo non tira da tre e si fa rubare palla dal solito Grant che schiaccia in contropiede il 62-59 scatta l’allarme rosso, se ce ne fosse stato bisogno.
Basile, proprio quello che servirebbe all’Apu (il presidente di Tortona Gavio è grande amico di Pedone), ma che non gioca all’Apu prova a decidere la contesa.
Ma Monaldi a 3’30” dalla fine trova la tripla del controsorpasso: 65-66. E Da Ros il +3, con subito il pareggio di Alessandrini. Tabellata di Monaldi: +3 (71-68) a 1’28 dalla fine. Basile, meno uno. Clark dalla lunetta: +3 a 1’09” (73-70).
Basile ancora dalla lunetta: 72-73 a 51”. Canestrone di Clark: 75-72 a 26” dalla fine. Jorgensen, canestro facile, troppo facile a 23” dalla fine: 75-74.
Orzinuovi punta sulla cattiva gornata ai liberi di Udine. Chiaro. Fallo su Monaldi, che sbaglia il primo, pure il secondo. Leonzio segna da tre: ciao ciao Udine. 77-75. No, ci pensa Mirza.
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