Udine vince a Cremona: mancano sei partite al traguardo
Sei gare toste, a partire domenica dalla Fortitudo al Carnera, quindi avanti così, con sicurezza e senza presunzione e la certezza di aver recuperato tutti i tre infortunati che avevano dovuto saltare la Coppa Italia

Sei partite alla fine, con quattro vittorie, non perdendo con Rimini, ora a - 6, che però non dovrebbe più fermarsi, Udine tornerebbe in serie A1 dopo 16 anni. Il traguardo, insomma, è lì, dietro l’angolo e la banda di Vertemati a questo punto se lo merita eccome.
La netta vittoria a Cremona ne è solo l’ultima dimostrazione. Hanno vinto i ragazzi del West di squadra, facendo presto capire con intensità e attegamento, che i punti salvezza che cercavano andavano presi altrove.
Sei partite, toste, a partire domenica dalla Fortitudo al Carnera, quindi avanti così, con sicurezza e senza presunzione e la certezza di aver recuperato tutti i tre infortunati che avevano dovuto saltare la Coppa Italia.
Hickey con Alibegovic, Ambrosin, Pullazi e Bruttini è il quintetto scelto da Vertemati, i recuperati Da Ros, Johnson e Ikangi entreranno dalla panchina. La Juvi ha fame di punti e Polanco e Washington di punti nelle mani ne hanno a bizzeffe, così l’Apu prova a montare loro una guardia idonea. Ma soprattutto fa una cosa: in campo ci mette subito l’intensità giusta (due rimbalzi in attcco di Ambrosin oltre ai canestri), quella che si deve mettere a sette giornate dalla fine quando sai di avere il destino nelle tue mani.
Altra cosa: Johnson. Entra e dimostra, con un paio di rimbalzi in attacco e penetrazioni a canestro, di essersi ripreso dal malanno muscolare. Dentro pure Da Ros e Ikangi, altro sospiro di sollievo. Fine primo quarto: 26-19 per Udine. Che fa quel che deve davanti a una settantina di tifosi che sentono profumo di gloria. Udine ha subito l’inerzia della partita anche perchè alza l’intensità difensiva. E in attacco sfrutta alla perfezione sotto canestro quello che a suon di rimbalzi e canestri si prenota per il titolo di Mvp della partita: Xavier Johnson. Coach Vertemati ruota tutti i suoi uomini, appena avverte un calo di tensione dei suoi, che si prendono un parziale di 6-0 dopo essere saliti a 15 punti di vantaggio, chiama time-out.
È un bell’andare per il coach, i suoi, difendono, vanno in 5 a rimbalzo, giocano da squadra unita, chi entra dalla panchina fa il suo, Ambrosin ieri entrato in quintetto gioca da veterano (a metà partita 14 punti con 3 /5 da tre).
Coach Bechi trova solo da Morgillo punti, eppure troppi sotto canestro per i gusti di Vertemati, che tra i suoi deve solo registrare un non pervenuto: capitan Alibegovic. Litiga un po’ col canestro Mirza, eppure quel campo lo conosce bene visto che due anni fa ci ha vinto un campionato con l’altra squadra della città, la Vanoli. Poco male: 51-34 per l’Apu.
Si riparte, altri due indizi: Bruttini e Da Ros si buttano per conquistare un pallone a metà campo, Alibegovic rompe il ghiaccio con 5 punti di fila. A 8’ dalla fine del terzo quarto è 56-54: + 22 e partita in ghiaccio. “Oh Alibegovic”, canta lo spicchio di tifosi, unici a senmtirsi in un palazzo freddino. Appena Cremona risale a meno 14, la sentinella della Valtellina, Vertemati, chiama time-out. Fine terzo quarto 67-52. Cremona ci prova a - 11 a 5’ dalla fine con un briciolo di intensità e tanta svagatezza di Udine, ma è tardi. Finale 79-68. Mvp a Johnson (21 punti alla fine) e per le 5 giocate della settimana nella lega da ricordare un assist-cioccolatino che Da Ros serve a Ikangi.
E ora mancano sei scalini al paradiso. Da salire uno alla volta.
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