Basket, la Gesteco deve rialzarsi: «Sabato torniamo alla vittoria»

Coach Pillastrini analizza il ko a Milano dove tante sono state le cose positive

Gabriele Foschiatti

L’overtime è ancora fatale alla Gesteco Cividale, che incappa nella terza sconfitta consecutiva, la seconda al supplementare, per mano di un’Urania Milano determinata e inesauribile. In un match combattuto ed equilibrato, sono stati decisivi gli episodi nei minuti finali, che hanno sorriso ai Wildcats e condannato le Eagles.

La squadra di Stefano Pillastrini ha giocato una buona partita, iniziando con la testa giusta e appoggiandosi all’ispirato Redivo (26 punti). Ancora una volta però ha fatto molta fatica dall’arco, chiudendo con 4/31 dai 6,75; nonostante ciò, i gialloblù sono rimasti in partita fino al 45’, dimostrando quella crescita nell’indipendenza dalle percentuali su cui il tecnico aveva insistito.

La Gesteco ha poi vinto la lotta a rimbalzo (47 totali, di cui 16 offensivi, contro 44), trovando punti importanti da queste situazioni, come testimoniano le due doppie doppie sfiorate da Dell’Agnello (13 punti e 9 rimbalzi) e Miani (16 e 9). «Siamo stati non dico eroici – ha commentato Pillastrini – ma veramente bravi a rimbalzo. Con la fisicità che ha Milano e venendo noi da una settimana difficile, con viaggi complicati e qualche problema fisico, Miani e Berti con la febbre fino a pochi giorni fa, sono molto contento».

Nel finale però proprio i rimbalzi (offensivi) sono stati l’ago della bilancia. Dopo la tripla di Redivo valsa il 67-70 a 40 secondi dalla fine, Amato ha sbagliato due volte la conclusione del pari e l’Urania è stata salvata da Udanoh. Il centro statunitense ha strappato due fondamentali extra-possessi, da cui è nata la riapertura di Gentile per il pareggio di Cesana che ha mandato la sfida all’overtime. «Abbiamo lasciato 3 rimbalzi in attacco sul possesso decisivo – dirà con un po’ di rammarico Pillastrini – che hanno permesso a Cesana di pareggiare. Bravissimo lui e bravissimo Udanoh, che non ci ha dato nemmeno il tempo di fare fallo, perché è chiaro che lì bisognasse fare fallo. Non mi sento di colpevolizzare i miei, perché sono stati bravi a muovere velocemente la palla e a tirare senza esitare». Complici i problemi fisici e l’assenza di Mastellari, i finali in questo momento condannano i gialloblù. Ha pesato la prestazione sottotono di Berti, uno dei febbricitanti, così come il 3/13 dal campo di Marks.

Ora però è tempo di guardare avanti. Si torna in Friuli, sabato arriverà il Gruppo Mascio Orzinuovi di Franco Ciani e bisognerà ricominciare a fare punti per continuare a sognare l’accesso alla Coppa Italia. «Dobbiamo essere umili – ha concluso – sapevamo potessimo incorrere in un momento meno brillante, così come che le altre squadre stanno crescendo. Noi dobbiamo fare lo stesso, il primo obiettivo è recuperare la condizione fisica e ripresentarci sabato per fare una grande partita».

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