Basket, Udine-Rimini: ecco il derby di Larry Middleton

Se giocassero anche quelli dello staff tecnico di Rimini, per l’Apu domenica sarebbero guai seri. Già, perché oltre a guardarsi da Sandro Dell’Agnello, i bianconeri dovrebbero tenere a bada anche il suo assistente Larry Middleton, prolifico bomber protagonista di una quindicina di stagioni da giocatore in italia con le divise di Trieste, Rimini, Cervia, Pozzuoli, Siena, Pesaro e Avellino.
Middleton, se lo ricorda Andrea Gracis, oggi direttore sportivo di Udine?
«Certo che me lo ricordo! Andrea era un grande giocatore, ha vinto tanto con Scavolini e Benetton e io l’ho sempre ammirato. Erano anni d’oro, con squadre fortissime: mi vengono in mente le sfide fra la mia Stefanel Trieste e la Benetton Treviso. Sa cosa le dico? In un basket perimetrale come quello attuale, Gracis potrebbe giocare ancora».
A Rimini è arrivato coach Dell’Agnello. Come vanno le cose?
«Sandro sta cercando di trasmettere alla squadra idee e sistema di gioco, i ragazzi cercano di applicare il tutto. Io e lui siamo stati compagni per due anni a Siena, ci conosciamo bene. Ha un carattere forte e sono convinto che la sua squadra assumerà la stessa identità».
Ma la classifica piange...
«Stiamo cercando un rilancio, io ci credo fortemente. Il talento c’è. Però abbiamo bisogno di un po’ di fortuna. Forse abbiamo pagato un po’ di inesperienza, perdendo troppe gare punto a punto nell’ultimo quarto. Come a Cividale, quando la Gesteco ci ha rimontato e battuto all’overtime».
Domani sfidate l’Apu. Che impressione le ha fatto la squadra bianconera?
«Sta facendo un ottimo campionato, io l’avevo previsto. Abbiamo affrontato Udine già in precampionato e mi era sembrata forte già allora. La squadra gira bene, è una candidata alla promozione e noi per vincere al Carnera dovremo giocare col coltello fra i denti per 40’».
Quali sono i giocatori di Udine che teme di più?
«Non c’è un solo uomo da temere, l’Apu ha un grande gruppo. Il segreto è proprio questo, ognuno deve rinunciare a qualcosa per il bene comune. Da questo punto di vista Clark è fortissimo e può fare la differenza».
Da tecnico che giudizio dà di Adriano Vertemati?
«Sta sfruttando molto bene l’organico a sua disposizione ed è bravissimo a leggere le partite. Un coach di grande intelligenza».
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