Benedetti, salotto dello sport in centro

La società domanda la concessione in gestione ventennale al Comune di Udine, con tanto di restyling. Bando imminente
Di Valerio Morelli

UDINE. Il palasport Manlio Benedetti in concessione come lo stadio Friuli. Alessandro Pedone, in affari mister Gsa, nella scia dei grandi imprenditori del basket a Udine. L’Apu come le altre società cittadine che, a fronte di un contributo comunale, si sono viste consegnare, chiavi in mano, la gestione degli impianti dalla nuova politica sportiva, firmata dall’assessore Kristian Franzil, della giunta del sindaco Furio Honsell.

Il meccanismo si è messo in moto, in data 25 febbraio scorso, con una lettera d’intenti a firma del presidente Alessandro Pedone dell’Amici pallacanestro udinese, società sportiva dilettantistica a responsabilità limitata, indirizzata al Comune di Udine all’attenzione di Franzil e del dirigente del servizio sport Filippo Toscano. Oggetto: manifestazione di interesse per concessione e gestione del Benedetti.

L’Apu è interessata allo storico palaConi di via Marangoni in via diretta o costituendo una società di gestione sportiva. Si candida alla gestione ventennale del Benedetti, prevedendone restyling e valorizzazione globale per migliorarne la funzionalità e accrescerne l’attrattività sportiva e ricreativa. Il Benedetti di via Marangoni, insomma, «deve diventare il secondo polo sportivo cittadino», secondo Pedone, dopo essere stato per anni riferimento nelle attività indoor, soprattutto per il basket.

L’Apu, che vi gioca in questa stagione di chiusura del Carnera per lavori, vuole recuperarne la centralità non solo per gli eventi sportivi di maggiore richiamo, ma anche durante la settimana ampliando l’offerta con attività complementari allo sport e preservando i rapporti consolidati con le società, oltre all’Apu, che già lo usano quali Dlf judo, Pesistica e Pugilistica udinesi, Pav, Vbu, Ubc, Cbu e Sporting club.

Il Benedetti è costituito, a oggi, da un campo da basket, spogliatoi per atleti e commissari di campo, palestre per pesistica, boxe, arti marziali, ambulatori, centrale termica, tribuna con 300 posti, alloggio del custode. Sinora il Comune ha sostenuto il costo complessivo, garantendo gli spazi a società sportive e ai singoli utenti.

Il rinnovamento prevede di ampliare e differenziare l’offerta con bar interno ed esterno, vetrine di articoli sportivi, meeting room per società sportive, uffici e sedi per società, foresteria per atleti, museo di basket e sport cittadino, sala stampa e box magazzini. La riduzione delle principali voci di spesa (energia) si otterrà installando sulla copertura un impianto fotovoltaico, affiancato nel caso da un impianto solare termico per l’acqua calda, ed è stata già attuata una verifica preliminare.

L’Apu, prima squadra maschile del basket cittadino e società che ha in atto una ricapitalizzare da 115 mila euro, garantisce la copertura finanziaria e si accollerà la manutenzione straordinaria, una tantum, della riqualificazione del Benedetti. Adduce, inoltre, la solidità finanziaria di Gsa, sponsor Apu.

Honsell, che guarda anche al Carnera a fine lavori, “cittadino” tra i 20 soci fondatori dell’Apu: «Bisogna aiutare imprenditori appassionati quali Pedone, che nel 21º secolo può rifare grande il basket udinese come i predecessori. Ha un’azienda innovativa, interessante e di alto profilo. Rincuora che s’impegni nel basket. Dopo l’esperienza con il Friuli dato in gestione per i prossimi 99 anni, abbiamo fatto pratica. C’è da tenere conto che il Benedetti ospita anche altri sport e da gestire la pubblicità, ma spero si possa darlo in concessione per la prossima stagione». Addirittura sotto quest’amministrazione comunale se al bando, imminente, risponderà solo l’Apu. Se no, slitterà tutto a dopo il voto del 21 aprile.

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