Bianconeri d’assalto per fare l’impresa SEGUI LA DIRETTA
LIBEREC. L'Udinese è un vulcano sotto il monte Jested. Nella sonnacchiosa e placida Boemia, si pensa di poter riempire finalmente uno stadio da 10 mila posti scarsi con lo Slovan a difendere il 3-1 dell'andata e lo scalpo bianconero conquistato a Trieste, ma a Liberec la vigilia scorre senza squilli e lenta, quasi in antitesi con i motori carichi di cavalli (vapore) progettati dal concittadino Ferdinand Porsche.
E così la voglia di bruciare le tappe di Francesco Guidolin che arriva perfino ad anticipare la seduta di rifinitura – mai successo – è un segnale chiaro e inequivocabile: non stanno nella pelle, i bianconeri, sembrano camminare sui carboni ardenti, scottati dalla gara d'andata, da quei due tiri (su tre) finiti all'incrocio.
Copione. Nel quartier generale bianconero, al Grandhotel Zlaty Lev si sa che stasera allo stadio U Nisy (fischio d’inizio alle 19) la partenza dovrà essere sparata. D’accordo, sono vietati i colpi di testa, la squadra dovrà restare equilibrata, ma è lampante che la tattica del Guido prevede un paio di gol nel primo tempo per poi chiudere l’operazione rimonta nella ripresa.
Si passa con un 3-0, ma anche con un 4-2, o replicando il 3-1 dello Slovan per poi giocarsi tutto nei supplementari e ai rigori. Si tratta di risultati difficili da ottenere, ma la superiorità tecnica dimostrata all’andata stavolta potrebbe pagare se non sarà frenata dal “fattore c”, dove c non sta per “cechi”.
Scelte. Guidolin ha tra le mani un paio di alternative. La prima è un 3-5-2 con Muriel e Di Natale in attacco e il dubbio Pinzi ancora da risolvere. Il mediano si è mosso ieri a Liberec, ma è ancora in forse. Potrebbe essere sostituito da Badu, con Allan in posizione centrale e Pereyra mezzala destra.
Ma anche quella dell’argentino è una presenza tutta da confermare, visto che inserendo Maicosuel e spostandolo a ridosso delle punte, l’Udinese potrebbe dar vita a un 3-4-1-2 “alternativo” e piuttosto offensivo. Detto questo, il resto dell'undici titolare dovrebbe essere scontato: Heurtaux, Danilo e Domizzi a protezione di Kelava (che non può continuare a subile gol come fossero gustose ciliegie), Basta e Gabriel Silva sulle fasce laterali per alimentare la manovra offensiva e chiudere le diagonali difensive.
Arbitra il signor Sidiropoulos della federazione greca: 34 anni appena compiuti, poca esperienza nelle coppe, potrebbe essere anche considerato un talismano, visto che in carriera ha diretto solo altri due match di Europa League: hanno vinto sempre le squadre in trasferta.
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