Brenner stende il Como, l’Udinese vola in testa alla classifica

In pieno recupero Cutrone calcia sul fondo il rigore del possibile pareggio, ai bianconeri basta il primo gol in serie A del brasiliano. La squadra di mister Runjaic aggancia a quota 7 punti Juventus, Inter e Torino

Pietro Oleotto
L'esultanza del brasiliano Brenner dopo aver segnato il gol partita (foto Petrussi)
L'esultanza del brasiliano Brenner dopo aver segnato il gol partita (foto Petrussi)

UDINE. C’è anche l’Udinese tra le quattro squadre a quota 7 punti che si dividono il primato in classifica dopo tre giornate. Merito di un’altra vittoria casalinga, stavolta contro il neopromosso Como, al termine di una gara decisa da un gol di Brenner e lottata per oltre cento minuti.

La squadra di Fabregas ha confermato le previsioni. Compatta, abile nella ricerca delle punte, Belotti e Cutrone, su tutto l’arco dell’attacco, a costo di svariare, ha disegnato un 4-4-2 sul rettangolo dello Stadio Friuli - Bluenergy Stadium, mettendo spesso il pallone sui piedi dei due esterni offensivi, Strefezza e Da Cunha.

Di fronte un’Udinese come al solito cinica e realista. Ha lasciato per lunghi tratti il possesso palla ai lariani (52 per cento nella frazione d’avvio, 55 alla fine) per poi sfruttare le occasioni, gli spazi seppur minimi concessi dagli avversari. Succede così che il primo tempo vede concludere spesso il Como (8 volte) senza però mai inquadrare lo specchio della porta difeso da Okoye che corre un vero pericolo quando Belotti incorna prendendo il tempo a Bijol, ma il pallone sfila sul fondo.

Il portiere Okoye e, a destra, mister Runjaic (foto Petrussi)
Il portiere Okoye e, a destra, mister Runjaic (foto Petrussi)

Per fortuna la difesa bianconera tiene, anche senza un protagonista in meno, visto che l’ultimo giorno di mercato ha tolto a mister Runjaic un titolare come Nehuen Perez, rimpiazzato per l’occasione da Kabasele, visto che Kristensen era disponibile ieri per la prima volta in panchina, dopo un’estate trascorsa in infermeria. Per l’altro tassello da sostituire, Kamara, squalificato dopo l’espulsione rimediata contro la Lazio, il tecnico tedesco ha scelto invece Zemura, mancino di scuola inglese con spiccate caratteristiche offensive, tanto da costringere Runjaic a cambiare un’altra pedina dell’undici che aveva battuto la Lazio, Payero per Lovric.

Con lo sloveno piazzato sul centrosinistra a fare coppia con il confermato Karlstrom, c’è l’idea di coprire le spalle all’esterno sinistro per concedergli spazio in avanti. Una mossa che non funziona troppo, visto che lo svedese, il metronomo bianconero, finisce così nella tenaglia preparata da Fabregas.

A metà frazione, così, Runjaic inverte i due in mediana e almeno qualche sbocco l’Udinese lo trova. A destra, dove agisce Ehizibue. L’olandese di origine nigeriana non è laureato in scienza calcistica, ma almeno ha una gamba che gli consente di coprire tutta la fascia. La prima volta arriva alla conclusione in diagonale, un tiro strozzato che però per un soffio non si trasforma in un assist involontario per Lucca che cerca l’impatto nell’area piccola in spaccata, mancano l’impatto con il pallone di un soffio. La seconda galoppa sulla sua fascia e crossa, una traiettoria arretrata sulla qualche Brenner conclude di controbalzo, trovando una traiettoria impossibile che beffa Reina toccando il palo al 42’.

Su questo vantaggio costruirà tutta la partita, calando in modo vistoso dopo un’ora di gioco, quando era evidente la poca lucidità degli esterni. In assenza di alternative Runjaic opta così per una sostituzione collettiva degli attaccanti, anche di Thauvin che, dopo aver reclamato per un intervento “sporco” in area di Perrone, al limite del rigore, se la prende con la panchina per il cambio. Dentro Davis, Ekkelenkamp e anche Bravo. L’obiettivo? Tenere il Como lontano dall’area. Como che continua a tirare, 18 volte alla fine, ma non inquadra quasi mai la porta.

La 19ª è dal dischetto, dopo un intervento del Var Pairetto che richiama il fischiatissimo arbitro Prontera che, dopo aver bloccato un contropiede di Bravo inventando un contatto che neppure nella danza classica sarebbe stato fallo, si perde un tocco con il braccio di Ekkelenkamp in area. Batte Cutrone che incredibilmente non prende ancora lo specchio: rigore sul fondo. Ma per vedere il pubblico del Friuli esplodere i gioia bisogna aspettare fino dopo il 100’, quando Prontera, sempre più in balia del finale convulso, deve fischiare la fine. C’è la sosta ora, l’Udinese resterà in vetta per due “dolci” settimane.

UDINESE – COMO  1 – 1

DINESE (3-4-2-1) Okoye; Kabasele (37' st Kristensen), Bijol, Giannetti; Ehizibue, Karlstrom, Lovric (34' st Payero), Zemura; Brenner (24' st Ekkelenkamp), Thauvin (24' Iker Bravo); Lucca (24' st Davis). All. Runjaic.

COMO (4-4-2) Reina; Iovine (1' st Van der Brempt), Dossena, Kempf, Moreno; Strefezza (38' st Gabrielloni), Perrone, Mazzitelli (16' st Sergi Roberto), Da Cunha (16' st Fadera); Belotti (16' st Paz), Cutrone. All. Fabregas.

Arbitro Prontera di Bologna.

Marcatore Al 43' Brenner.

Note Ammoniti: Iker Bravo, Zemura e Bijol. Angoli 4-7. Recupero: 3’ e 7’+3’. Note: Spettatori 20.804 (13.784 abbonati) per un incasso di 250.506,34 euro (139.954,34 quota abbonati).

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