Brkic: questa Udinese non conosce limiti
UDINE. Zeljko Brkic di mestiere fa il portiere e quindi è abituato a “volare” da un palo all’altro. Quando però si tratta di usare le parole il gigante serbo è uno che sa tenere i piedi ben piantati per terra. Ecco perchè fa uno strano effetto sentirlo quasi euforico per la sua prestazione di Pescara. «Sono molto soddisfatto - dice - per me non era una partita facile, sono stato fuori 50 giorni e per un portiere non sono pochi».
Rientro. Brkic sostiene che ritornare in campo dopo un arco di tempo così lungo e più complicato per un portiere che per un giocatore di movimento e il motivo è presto spiegato: «Il portiere ha un ruolo di comando all’interno di una squadra e se non sei all’altezza ne risente un po’ tutto il gruppo».
L’Udinese ha sofferto il giusto allo stadio Adriatico. Dopo un primo tempo da spettatore o quasi l’estremo difensore friulano ha dovuto intervenire in due occasioni, prima bloccando una conclusione di Weiss e poi deviando il diagonale di Abbruscato. «La parata più difficile è stata la seconda - spiega -, la conclusione era abbastanza forte».
Rewind. Ritornando indietro di qualche mese e pensando a dov’era l’Udinese in classifica dopo sette partite (nei bassifondi con appena 6 punti conquistati) Brkic è sorpreso di ritrovarsi con la salvezza in tasca ai primi di marzo: «Se qualche mese fa mi avessero prospettato una simile soluzione avrei firmato subito proprio perchè non pensavo potessimo risalire la china così velocemente. Siamo stati bravi, soprattutto tenendo conto che siamo una squadra dall’età media molto bassa».
Obiettivi. Proprio la carta d’identità dei bianconeri rappresenta un punto di domanda da qui in avanti. «Questa squadra - il pensiero di Brkic - non sa ancora quali sono i propri limiti proprio perchè è giovane. Se siamo riusciti a salvarci a undici giornate dalla fine significa che ci sono dei valori tecnici e morali». Quasi nessuno vede l’Udinese in grado di inserirsi nella corsa per un posto in Europa. Le idee saranno più chiare dopo le due prossime partite con Roma e Catania proprio le squadre che precedono i bianconeri in classifica. «Io credo che dobbiamo vivere alla giornata - spiega Brkic -. A livello tattico siamo sicuramente cresciuti. A Pescara non abbiamo giocato molto bene in attacco sbagliando qualche ripartenza di troppo ma in fase di non possesso palla siamo stati molto attenti e ordinati grazie al supporto di tutti. La Roma è una grande squadra, ma noi in casa ce la giochiamo con tutti».
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