Calcio femminile in crisi: cancellata la serie C in Fvg

UDINE. Nella stagione 2016/17 in Friuli Venezia Giulia non sarà disputato il campionato regionale di calcio femminile di serie C.
È durato lo spazio di una sola stagione il tentativo di riproporre in regione un campionato autonomo della categoria, dopo che per 4 stagioni le squadre del nostro territorio erano state costrette a chiedere ospitalità al Veneto per consentite l’attività ai club affiliati al comitato Figc con sede a Trieste.
Sono infatti soltanto tre, contro le 6 della stagione appena archiviata (Chiavris, Graphistudio Pordenone B, Montebello Don Bosco, Pasiano di Pordenone, Polisportiva San Marco Sistiana e Udinese), le società che hanno formalizzato l’iscrizione alla serie C per la stagione che sta per iniziare, imponendo quindi la necessità di tornare a giocare nel campionato del vicino Veneto.
Molteplici le cause che hanno portato a questa decimazione. In primis la promozione in serie B dell’Udinese, che di fatto va a prendere il posto della Graphistudio Pordenone che ha rinunciato all’iscrizione alla cadetteria mantenuta dalla sua squadra A costituendo un unico team che prenderà parte alla serie C.
La crisi economica ha invece indotto il Pasiano ad alzare bandiera bianca dopo una attività trentennale, mentre diverso è il caso del Chiavris.
La società udinese ha infatti dovuto chiudere bottega dopo la decisione presa da molte ragazze di accasarsi alla Polisportiva San Marco di Sistiana, club tra i più intraprendenti nel chiedere la partecipazione ai raggruppamenti veneti della serie C.
Accanto alle sopravvissute Graphistudio Pordenone e Polisportiva San Marco la terza rappresentante regionale nella terza divisione del calcio rosa sarà la Triestina, per la prima volta in versione femminile dopo aver assorbito sotto le insegne della rigenerata alabarda il Montebello Don Bosco.
Palese lo sconforto del delegato regionale per il calcio femminile Elio Meroi. «Brucia molto – esordisce – non essere riusciti a dare continuità al tentativo di rilanciare il movimento femminile in Friuli Venezia Giulia, terrà che vanta tradizioni di tutto rispetto».
«Purtroppo, oltre alle difficoltà economiche, ad incidere in modo negativo è stata la volontà delle società sopravvissute al terremoto estivo di prendere parte al campionato veneto, fatto che ha stoppato la gestazione già ben avviata di una squadra a Tarvisio e l’analogo tentativo intrapreso a Pozzuolo».
«Mi rammarica anche il fatto che a Pasian di Prato abbiano rifiutato la proposta avanzata dall’Udinese di affidare loro la gestione di una squadra B, spegnendo così l’ultima possibilità di riuscire ad allestire un campionato autonomo».
Ma c’è un altro aspetto che proprio non va giù a Meroi. «Avevamo chiesto al Veneto – ringhia – di aggregare al nostro campionato un paio di loro squadre dell’ambito portogruarese nelle quali militano alcune ragazze latisanesi, ma ci è stato risposto di no dopo che per anni noi abbiamo mandato da loro i nostri team con le conseguenti tasse di iscrizione».
Così va il calcio rosa in Friuli Venezia Giulia, che nel 2016/17 potrà esibire solo 5 squadre (Tavagnacco in serie A, Udinese in B, Triestina, Graphistudio Pordenone e San Marco in C), contro le 11 (di cui 3 in serie A) del non certo preistorico 2010/11.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto