Carlo Sonego campione del mondo di lancio del giavellotto, a 52 anni vince l’oro nei master
Il sacilese detiene ancora il record italiano assoluto, primo anche in Svezia: «Sono felice, ma quello che conta è allenarsi». In gara anche Serena Caravelli

SACILE. Il talento non ha età. Accanto al record italiano assoluto di lancio del giavellotto, stabilito con 84,60 metri nel 1999 a Osaka (Giappone), non ancora battuto, e ai titoli italiani conquistati nel 1994 e nel 1999, ora Carlo Sonego ha una medaglia in più che impreziosisce la sua bacheca.
È d’oro e il sacilese l’ha vinta ai Mondiali master in fase di svolgimento a Goteborg, in Svezia, dove si è imposto nella categoria M50 (50-55 anni). Il 52enne primatista italiano, portacolori della Libertas Sacile, con un lancio di 61,69 metri è salito sul primo gradino del podio avendo la meglio su un’atleta filippino e uno svedese.
Una bella soddisfazione per Sonego, che lo scorso anno aveva lanciato a 66,97 metri. Sempre nel 2023, avrebbe dovuto partecipare agli Europei master andati in scena Pescara, ma un problema fisico lo ha tenuto lontano dalla competizione. Non ha smesso, però, di allenarsi, spinto dalla voglia di mantenersi in forma e, solo in seconda battuta, di confrontarsi sul campo di gara.
«Sono soddisfatto – ha detto il primatista assoluto italiano –, a Goteborg il clima è rilassato: si sta bene, in amicizia. Certo, poi c’è la gara, ma è più una prova di efficacia fisica che prestazionale». Una musica diversa a quella cui Sonego era abituato durante la carriera agonistica, ma non per questo il titolo mondiale non lo gratifica.
«Non è da molto che ho più tempo a disposizione per allenarmi – osserva il sacilese –, anche se col passare degli anni gli acciacchi aumentano. Diciamo che, oltre alla medaglia, dalla gara di Goteborg mi porterò a casa qualche acciacco in più».
Sonego, quindi, esprime un’ulteriore riflessione. «Spesso, chi non hai fatto nessuna attività agonistica inizia a fare sport in età avanzata; di contro, ci sono atleti professionisti che, terminata la carriera, non fanno più nulla. Agli ex atleti mi sento di dire una cosa: provate a rimanere in forma, allenarsi fa sentire di meno gli acciacchi, che tutti abbiamo».
«Il benessere – aggiunge Sonego – lo si ottiene soltanto con l’attività fisica; solo dopo vengono le gare. Io lo faccio perché mi piace allenarmi, perché provo piacere dall’attività fisica al di là della competizione. Ai Mondiali master ci sono anche atleti di novant’anni: ti invogliano a fare sport».
È in Svezia anche la 44enne campionessa europea indoor Serena Caravelli (Friulintagli Brugnera), che debutterà oggi con la staffetta per affrontare successivamente le batterie dei 200 ostacoli nella categoria F45. «Spero di raggiungere semifinali e finali – ha detto Caravelli –, che sono in calendario domenica». Sonego e Caravelli, talento e passione senza età.
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