Cattaneo: "Forza Pordenone, serve il riscatto contro il Bassano"

Serie C: poteva tornare in città, invece è alla Reggiana: sarà al Bottecchia il 25 marzo. «I neroverdi si riprenderanno. Non vedo l’ora di ritrovarli e se segno non esulto»

PORDENONE. «Forza Pordenone, la gara col Bassano deve essere quella del riscatto». A incitare i vecchio compagni neroverdi è un giocatore che – a livello emotivo – non se n’è mai andato dal De Marchi e dal Bottecchia.

Il protagonista non può che essere Luca Cattaneo, doppio ex della sfida di sabato e in particolare nuovo acquisto della Reggiana, rivale del club cittadino in categoria.

Per averlo i granata hanno sborsato al Brescia ben 100 mila euro, senza contare l’ingaggio sino a giugno 2020. Il trequartista è pronto alla nuova sfida in serie C, ma non scorda il passato, anzi: «Non vedo l’ora di giocare con il Pordenone», afferma. Due anni (2015-2017) e altrettante semifinali playoff non si dimenticano.

Cattaneo, la Reggiana l’ha voluta più di ogni altra società.

«Sì, mi ha colpito molto l’interesse che ha dimostrato nei miei confronti e il grande passo che ha fatto per acquistarmi. Sono contento, sono arrivato da una settimana e mi sento già parte del gruppo. Ora devo solo trovare il ritmo partita: è tanto che non gioco».

I mesi in serie B col Brescia sono stati un disastro. Conferma?

«Sì, un incubo. Non auguro a nessun lavoratore di vivere ciò che ho passato io. Per mesi non mi sono neppure allenato con la squadra: eravamo in dieci fuori rosa e ci seguiva un preparatore. Il giorno della partita andavo in tribuna. Per fortuna è finito tutto. E adesso mi sento di nuovo libero di poter dimostrare il mio valore».

È vero che anche il Pordenone, oltre al Padova, si era informato per ingaggiarla?

«Sì, certo. Il club neroverde mi voleva in prestito, ma il Brescia trattava solo per la vendita a titolo definitivo (come ha fatto poi con la Reggiana, ndr). Il presidente Lovisa mi aveva chiamato, ma non c’è stato nulla da fare».

Sabato sono di fronte le sue due ex squadre: che gara è per i ramarri?

«Spero si rialzino. Dev’essere quella della svolta. Stanno passando un brutto momento, i risultati faticano ad arrivare, ma sono convinto che debbano solo ritrovare fiducia: il decimo posto è bugiardo, la squadra vale molto di più. Bisogna avere pazienza, i nuovi sono appena arrivati e devo integrarsi».

Chi tiferà tra giallorossi e neroverdi?

«Non posso scegliere: sono piazze a cui sono estremamente legato. Posso dire che a Pordenone ho passato due anni straordinari, ho sentito l’affetto della gente come da poche altre parti. I tifosi mi sono sempre stati vicini e non posso che ringraziarli. Voglio solo il bene per loro e per la loro squadra».

Tornerà al Bottecchia il 25 marzo con la sua Reggiana. Cosa si aspetterà?

«Onestamente non vedo l’ora. Sarà stupendo. Mi emoziono al solo pensiero. E posso dire già da adesso che se segno non esulto: è una questione di rispetto per chi mi ha voluto bene e chi mi apprezza tuttora, anche se sono un calciatore granata».

©RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto