C’è l’accordo, Tedino torna in neroverde
PORDENONE. Fumata bianca: Bruno Tedino è il nuovo allenatore del Pordenone. Il matrimonio tanto atteso è stato siglato. Il tecnico lascia così la nazionale – la squadra under 17 – e torna in neroverde, colori indossati già 15 anni fa in serie D.
Manca solo l'ufficialità, attesa per oggi. Il professionista firmerà un biennale e porterà con sé il suo vice, Carlo Marchetto. Da definire le cariche di preparatore atletico e dei portieri.
Tedino guiderà la squadra della sua città d’adozione. Oltretutto, è sempre più probabile che lo faccia in Lega Pro, anche alla luce dell’ennesimo scandalo scoppiato ieri (l’inchiesta “I treni del gol”).
A buon fine. È durata sino alle ultime ore di lunedì, la chiacchierata tra il nuovo tecnico, la proprietà neroverde e il direttore sportivo, Giorgio Zamuner. Alla fine ha sortito l'effetto sperato.
Tedino si è convinto e ha accettato l’offerta del Pordenone. L’ormai ex azzurro ha chiesto ampie rassicurazioni, riguardanti il suo staff, l’autonomia del suo operato e la categoria che andrà a disputare.
Rassicurazioni sotto i tutti i fronti, evidentemente: non a caso, ha ottenuto un contratto di durata pluriennale, ha inserito nello staff il suo vice Marchetto e, salvo sorprese, dovrebbe fargli compagnia come preparatore dei portieri Paolo Lenisa, già a Sandonà con lui prima di approdare in nazionale.
D’altronde, per lasciare la nazionale, doveva soltanto sposare un progetto ambizioso e che assecondasse i suoi desideri. Come preparatore atletico, invece, dovrebbe essere promosso dal settore giovanile Adalberto Zamuner, mentre farà parte dello staff Andrea Toffolo, ex tecnico del Tricesimo.
Rinforzi e prospettive. Tedino rilascerà le sue prime dichiarazioni da tecnico neroverde oggi, salvo sorprese. Di sicuro è soddisfatto per l’accordo trovato: lavorare nella sua città d’adozione, con una persona come Zamuner e in un centro come il De Marchi, non può che stimolare un uomo di calcio come lui.
Il Pordenone ha così iniziato il suo nuovo corso molto bene. L’ha dimostrato anche il forte interesse verso il segretario del Venezia, Davide Brendolin, che gode di una grande stima nell’ambiente.
A proposito degli arancioneroverdi: beninformati sostengono che dirigenti stiano lavorando per ripartire dalla serie D, abbandonando la Lega Pro. Aumentano, così, ulteriormente le chance di vedere la società cittadina in terza serie.
Si ricorda che dopo il Venezia, e il Parma, anche il Monza sta per ripartire dall’Interregionale, mentre sono tutti da seguire gli sviluppi relativi a un’altra inchiesta, quella su cui sta lavorando da ieri la procura di Catania: a rischiare maggiormente sono il club etneo, Varese, Trapani, Latina, Avellino, Ternana e, in Lega Pro, Messina e Ischia Isolaverde.
La prima di quest'ultime due è retrocessa: in seguito allo scandalo, potrebbe perdere posizioni nella classifica di merito dei club che fanno domanda di ripescaggio.
In questo senso, la Lega Pro dovrebbe ufficializzare i criteri della riammissione martedì 30 giugno a Firenze. Il Pordenone aspetta, anche se più passano i giorni, più si diradano i dubbi.
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