Chievo-Udinese, Oddo: «Che amarezza però quel primo tempo...»

INVIATO A VERONA. «No, non avrei firmato per un punto, ma adesso...». Adesso Massimo Oddo si tiene stretto il pareggio con il Chievo, il primo dell'intera stagione bianconera e dopo le ''sue'' cinque vittorie di fila capaci di catapultare l'Udinese in zona Europa, a un passo dal sesto posto. Ecco perché il tecnico pescarese non è il ritratto della felicità dopo la sfida al Bentegodi. Questione di aspettative, di risposte che si attendeva - evidentemente - di un altro tenore, in linea con quelle di dicembre. «Perché quando ne vinti tante di fila ti fai un palato esigente», racconta senza nascondersi.
Invece all'inizio l'Udinese si è fatta sorprendere dal pressing alto del Chievo, dalla velocità di esecuzione della squadra di Maran.
«Dobbiamo essere chiari, abbiamo regalato un tempo: loro avevano più fame, più determinazione, più...tutto. È stato un primo tempo disastroso che abbiamo avuto la fortuna di pareggiare con mezzo tiro in porta».
Nella ripresa almeno l'Udinese ci ha provato, senza tuttavia trovare grandi soluzioni oltre a quella delle ripartenze.
«Abbiamo giocato meglio, c'è stato qualche segnale positivo e ci sarebbe mancato non vederlo, visto quello che avevo detto alla squadra nell'intervallo. Ho visto almeno più grinta, cattiveria, determinazione. Resto però molto amareggiato dal primo tempo, da una risposta sul campo che non ti aspetti».
Dal punto di vista strettamente tattico quale è stato il problema?
«Avevano studiato la scalata in avanti per cercare di prendere il trequartista, ma purtroppo non siamo riusciti mai a farla, non capivano come metterla in pratica, eravamo troppo lunghi e abbiamo pagato dazio a questo atteggiamento».
Le mosse di Maran hanno sorpreso Oddo?
«No, conosco il Chievo, è anche in una posizione tranquilla, più tranquilla di quello che si poteva immaginare e stavolta ha giocato meglio di noi».
È un Chievo diverso rispetto al passato...
«C'era Delneri quando io giocavo proprio qui a Verona. Lo ammiravo come faccio con tutti gli allenatori innovativi. Sono ricordi piacevoli».
Tornando al presente è deluso dalla prestazione della linea mediana?
«Eravamo lunghi e così il centrocampo non ci arriva mai... Anzi, arriva sempre in ritardo. Nel calcio di oggi il segreto è stare corti . L'unica risposta che posso dare è questa».
Insomma, questo pareggio è oro colato.
«Sì. Torniamo a casa con un punto, allungando la serie positiva. Ma dopo la sosta bisognerà riprendere il cammino da dove l'abbiamo interrotto».
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