Ciak, si gira: il derby da tutto esaurito tra Udine e Cividale
Non entrerà uno spillo al Carnera per la sfida di mercoledì 15 gennaio tra Old Wild West e Gesteco: due filosofie diverse, ma grandi risultati per la prima e la quarta della classifica

Un mercoledì, il 15 gennaio, da leoni per la pallacanestro friulana. Old Wild West Udine e Gesteco Cividale tornano a sfidarsi in un palasport Carnera esaurito da quasi una settimana, con una cornice di pubblico colorata ed entusiasta per un derby che si annuncia come un vero e proprio spettacolo. Come al cinema, accomodatevi in poltrona e preparate i pop corn.

Quasi amici
Fra Apu e Ueb non c’è e non potrà mai esserci la rivalità di campanile che esiste fra Udine e Trieste. Sugli spalti è sempre e solo una festa, ma le due società non si amano. Si guardano di sottecchi, si punzecchiano. E portano avanti due modi opposti di fare pallacanestro.
L’Apu ha un patron che non lesina investimenti, anzi, ed è al nono assalto alla promozione in serie A. Il budget dichiarato è quasi il doppio di quello delle Eagles, ormai da anni l’Apu si presenta al via del campionato con una rosa di giocatori molto lunga, formata spesso da atleti esperti della categoria.

A Cividale si lavora con un pool allargato di investitori e si cerca di compensare il gap economico con le big della categoria, Udine inclusa, con la forza delle idee. Dal primo giorno di fondazione si punta su un allenatore come Stefano Pillastrini che è garanzia del progetto, tanto che i migliori prospetti che si affacciano alla serie A2 scelgono la Gesteco come trampolino di lancio.
Il derby Apu-Ueb è affascinante anche per questo: il capoluogo con i suoi 100 mila abitanti contro la cittadina di provincia e le sue 11 mila anime appassionate. Due filosofie così diverse fra loro, ma entrambe vincenti.
Molto forti, incredibilmente vicine
L’Apu è stata fondata nel 2011, l’Ueb nel 2020. Da quando fanno corsa parallela, i gialloblù hanno saputo ridurre il gap (risultati alla mano) e da un paio d’anni insidiano la leadership di Udine sul territorio, cestisticamente parlando.
Nella primavera del 2022 l’Apu ha fallito di un soffio la promozione in serie A mentre le Eagles hanno centrato quella in A2. Dalla stagione 2022/2023 la Gesteco tallona l’Apu Old Wild West, a volte la sorpassa anche in un duello che le vede vicinissime. Il derby play-off del maggio 2023, deciso soltanto alla quinta partita con un tiro incredibile di Diego Monaldi, è la fotografia perfetta dell’equilibrio che c’è fra queste due realtà.
Nel 2023/2024 Udine è partita molto meglio, ma Cividale ha messo il turbo nella fase a orologio e sostanzialmente ha quasi raggiunto i bianconeri: per entrambe eliminazione ai play-off dopo quattro partite contro Cantù. Siamo a quest’anno: Cividale ha vinto all’andata, anche stavolta di un solo canestro, Udine l’ha riagganciata e superata, ma ha solo 2 punti in più in classifica dopo 20 giornate.
Entrambe sono qualificate alle Final Four di Coppa Italia (per metà sarà Coppa Friuli!) e sono in piena corsa con Rimini e Cantù per la promozione diretta in serie A. Ambedue hanno in panchina un tecnico di spessore (Vertemati è la nouvelle vague, Pillastrini il grande saggio) e un fuoriclasse in campo (l’americano Anthony Hickey e l’argentino Lucio Redivo). Alla fine dei conti, abbiamo a che fare con due modi diversi di intendere la pallacanestro e il risultato finale è che in quindici chilometri ci sono due squadre molto forti.
Salottino a Telefriuli
Chi non risucirà ad esserci al Carnera? Steeming con l’abbomanento a Lnp oppure diretta su Telefriuli: salottino con esperti Bettarini, Lorenzon, Bosini e Pressacco, collegamenti col palasport e poi interviste prima della differita del match alle 22. Buon divertimento.
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