Ciclismo: Trentin è il nuovo re d’Europa, ma un pezzo d’oro è del friulano Cimolai

UDINE. I friulani sanno vincere, ma sono anche bravi ad aiutare a vincere. Nel ciclismo è fondamentale. E la cosa rispecchia il carattere di questa gente che grinta e generosità, oltre che talento, ce l’hanno nel Dna.
Matteo Trentin ha vinto a Glasgow il titolo Europeo davanti all'olandese Van der Poel e al belga Van Aert, per un anno porterà la maglia di campione d’Europa, se lo farà lo deve molto a Davide Cimolai, oggi 29enne di Fontanafredda.
Talento da vendere, veloce al punto di vincere spesso, da due anni corre alla Groupama Fdj. Aiuta Arnaud Demare a vincere le volate. Ieri Cimolai ha fatto di più regalando ai tifosi friulani, ai tifosi dell’Italbici assetati di successi, un pomeriggio da urlo.
“Cimo” è perfetto stopper a 80 km dall’arrivo per 20 km, si infila anche nell’azione decisiva a 50 km dall’arrivo. Con lui Trentin. Lavora come un mulo. Sfiora una caduta a 9 km dall’arrivo, quando il gruppetto di 10 si spezza e fuori dai giochi finisce il temuto svizzero Albasini.
La strada è ricca di insidie, piove a dirotto dal mattino. Cimolai mette il piede a terra, ma con grinta torna su quello che è un gruppo a 5. Ha un lavoro da finire. A 7 km dall’arrivo prova addirittura l’allungo, il terzo della serie, d’accordo con Trentin.
Lo riprendono? Lui sullo strappo all’ultimo giro tiene alta l’andatura per evitare scatti e il ritorno dei “caduti”. Di questi uno si aggiunge al quintetto, è il belga Meurissen, ma quando si accoda è stanco morto. Poi Davide tira la volata in modo perfetto al compagno. Alza le braccia al cielo quando di accorge che Trentin sta piombando sul traguardo in testa. Lo abbraccia.
Il ct Davide Cassani, che lo aveva scelto per tempo lo loda: «È stato straordinario, ha fatto la gara perfetta».
«È stata una giornata fantastica, ho cercato di fare il mio dovere, sono fiero di questo risultato e della mia prova», “Cimo”. Ama l’azzurro alla follia, in settimana ha riempito i social con la maglia azzurra. L’hanno lasciato a casa dal Tour, s’è preparato per l’Europeo in modo maniacale, come spiega il suo preparatore, l’ex pro friulano Claudio Cucinotta.
«Tre settimane in altura a Livigno, una settimana con lavori di qualità e velocizzazione, il Giro di Vallonia per rifinire la condizione: va forte. Di gambe e di testa, è stato perfetto facendo un lavoro per il compagno che pochi sanno fare». Vero. Papà Lindo a Fontanafredda è fiero del suo Davide. Alla vigilia ci aveva scritto. «Esce un articolo su Davide per l’Europeo vero?».
Certo che esce. E bello grande. Come la festa che suo figlio sta preparando per il 20 ottobre: sposerà la sua Greta. Ma con quella gamba lì prima ci sono gare da correre. E questa volta vincere. Perché “Cimo” sa anche vincere.
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