Con Lodi in cabina di regia un ritmo da Europa League

Quando uno svincolato ti cambia la vita: dal Bologna al Chievo fatti 15 punti. Solo cinque squadre hanno fatto meglio della formazione di Colantuono

UDINE. Quando uno svincolato ti cambia la vita. Francesco Lodi non ce ne voglia se lo etichettiamo così, anche perchè non è il primo e non sarà l’ultimo calciatore che gli “espertoni” del pallone hanno rischiato di dimenticarsi per strada. Resta il fatto che fino a un paio di mesi fa o giù di lì il centrocampista napoletano era senza squadra e l’Udinese con appena tre punti in classifica in cinque gare.

Arrivato lui, come per incanto, la squadra ha cambiato marcia e nelle successive nove partite ha raccolto la bellezza di quindici punti frutto di quattro vittorie, tre pareggi e due sconfitte. Un ritmo da Europa League visto che dal 27 settembre a oggi meglio dei bianconeri hanno fatto solamente cinque squadre: Napoli, Juventus, Roma, Fiorentina e Inter.

Premesso che serviranno altre conferme sia da parte di Lodi che da parte della squadra, viene da pensare che non serviva poi tanto per far trovare la quadratura del cerchio a Colantuono. Occorreva un regista, un giocatore di personalità che sapesse dare i tempi di gioco alla squadra, che sapesse cambiare fronte di gioco con un unico passaggio.

Lodi è quel tipo di giocatore che mancava. In società potranno obiettare che in rosa un centrocampista con queste caratteristiche c’era e si chiama Guilherme. Per quello che il brasiliano ha fatto vedere la scorsa stagione non è così.

L’ex Corinthians lo scorso anno anche con due “guardie del corpo” come Allan e Badu ha dimostrato di non avere la struttura mentale e fisica per fare il volante. Il ritmo del nostro calcio è diverso da quello brasiliano e lui ne ha pagato le conseguenze.

Quando il brasiliano ritroverà la migliore condizione – le notizie ieri lo davano per il primo giorno in gruppo a distanza di tre mesi dall’operazione – più che una soluzione alternativa a Lodi potrà diventare l’alter ego di Iturra rispetto al quale è forse meno solido in fase di non possesso, ma molto più dotato dal punto di vista tecnico.

Colantuono, intanto, può “coccolarsi” questo Lodi. Non avrà più l’età (31 primavere) per sognare la Nazionale, però in bianconero può togliersi quelle soddisfazioni che gli sono mancate nelle ultime due stagioni.

E magari, da buon amico di Totò Di Natale, uno che da tempo spingeva in società per un suo ingaggio, potrà convincere il capitano a concludere la carriera il 15 maggio in occasione dell’ultima gara di campionato con il Carpi.

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