Cori, striscioni e tanto amore per il ritorno del gladiatore Pinzi

di Simonetta D’Este
UDINE
Pinzi Day.. È stata, senza paura di smentite, l’azione più bella della partita quella passeggiata di Giampiero Pinzi a fine gara fin sotto la curva Nord. L’ex Udinese, tornato per la prima volta da avversario al Friuli, è stato accolto fin da subito come un figlio che fa ritorno a casa e al termine del match è andato tra gli applausi di tutto lo stadio a prendersi il tributo dei suoi tifosi, perché non si possono davvero definire ex. Ad accoglierlo sotto la Nord il coro «Giampiero Pinzi uno di noi», una frase che è stata esposta anche a inizio gara in uno striscione realizzato dal club di Cargnacco, dedicato al giocatore. Poco dopo il riscaldamento Pinzi aveva ricevuto a bordo campo due targhe: una consegnata dal presidente Soldati a nome dell’Udinese, e l’altra dal presidente del club GPP66, Mauro Nadalutti.
Gemellaggio. Si sono ritrovati a pranzo a Villalta di Fagagna una rappresentanza dell'Auc e tre pullman dei club del centro di coordinamento del Chievo per dare vita a un gemellaggio, che esiste di fatto ormai da tempo. I tifosi clivensi hanno mangiato alcune specialità cucinate dai cuochi dell’Auc e, dopo lo scambio dei doni, sono andati allo stadio per la partita assieme ai “rivali”. Alla fine hanno partecipato anche al terzo tempo usuale dei club bianconeri.
Morosini. Non poteva mancare ieri un ricordo a Piermario Morosini, il giovane calciatore morto in campo a Pescara il 14 aprile 2012, che aveva vestito anche la maglia dell’Udinese. Per lui un coro della curva e l’applauso del Friuli.
Striscione. È stato esposto anche ieri nei distinti lo striscione con la scritta “Verità per Giulio Regeni”. L’Auc lo aveva alzato anche in occasione della gara contro il Napoli. Coro. È tornato a riecheggiare il “vecchio” coro «Alè Alè Gigi De Canio» allo stadio e, come faceva un tempo, il tecnico bianconero ha ringraziato con la mano.
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