Cornacchia avverte: «Tornei a rischio, dobbiamo salvarli»

I memorial a Pordenone: organizzatori soddisfatti, ma preoccupati per il futuro. La crisi e i tagli mettono in dubbio l’edizione del 2014

PORDENONE. Salvate i tornei. E' questo l'appello che Tiziano Cornacchia vuole rivolgere alle istituzioni per il 2014. I memorial Gallini e Cornacchia si sono appena conclusi. A precise domande, il deus ex machina delle due manifestazioni afferma: «I tornei del 2014 sono a rischio».

Sembra un deja vù per Cornacchia, e si spera resti solo una paura. Per un attimo dallo sguardo si leggevano gli incubi del 2000, della Latus dissoltasi nel nulla dopo una stagione, soltanto, nella serie A2 di pallavolo donne. Il concetto, con parole diverse, Tiziano Cornacchia l’ha evidenziato sia alle premiazioni del torneo di calcio, al Bottecchia, sia di quelli di volley, al Forum.

Parlando più propriamente del torneo di calcio, Cornacchia rivolge un grande plauso a tutte le società calcistiche che hanno contribuito a rendere possibile la manifestazione, nonostante giorni carichi di impegno e... pioggia.

«Vorrei risarcire le società, ma non ho nemmeno 5 euro da spendere per poter loro restituire ciò che mi hanno dato – ha riferito Cornacchia –. Mi riferisco ai campi di gioco. Disputando diverse partite negli stessi impianti mi rendo conto che alcuni campi sono rovinati. Se potessi a tutti i dirigenti che ci hanno dato una mano consegnare un pezzo del mio cuore lo farei».

I complimenti che hanno fatto più piacere agli organizzatori sono giunti dalla delegazione dell'Iran. «Gli iraniani – continua – ci hanno riferito che fuori dal loro stato preferiscono unicamente prendere parte al torneo Gallini per lo spirito che lo caratterizza. Da noi si sentono ben accetti».

E' stato un Gallini di qualità. «La finale tra Partizan e Rapid richiama le vecchie partite in bianco e nero. Le loro scuole sono grandi anche oggi. Mi hanno impressionato anche l'Empoli e il Qatar. Delle due formazioni mediorientali mi ha colpito il metodo di allenamento. Stanno provando nelle loro formazioni giovani che rivedremo, credo sicuramente, ai mondiali del 2022 che si disputeranno proprio in Qatar».

Infine il grande amore, la pallavolo. In copertina, per il memorial che porta il nome del padre, Ferruccio Cornacchia, c'è la Russia. «La partecipazione di questa nazionale è stata un esame di laurea – conclude Tiziano Cornacchia –. Avevamo in passato ospitato squadre della scuola europea, italiana, brasiliana. Mai la Russia, per noi motivo di grande orgoglio». Per il 2014 sarà essenziale, a prescindere dai partecipanti, una sola cosa. Esserci.

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