Crisi bianconera, la parola ai tifosi: «Julio ha poche colpe ma i suoi numeri sono una condanna e la società ha sbagliato»

Sta vivendo l’ennesimo momentaccio la tifoseria dell’Udinese, ma forse a differenza di altre volte, non riesce a trovare un capro espiatorio cui rivolgere le proprie preoccupazioni o frustrazioni. Non ci riescono i ragazzi della Nord e nemmeno i tifosi organizzati. «Sono i numeri impietosi della classifica a condannare la squadra. E non me la sento di gettare la croce addosso a Velazquez».
Sono queste le parole di Daniele Muraro, che esprime questo concetto a titolo personale, e aggiunge: «Non ritengo che la soluzione sia l’esonero dell’allenatore, che ha fatto i suoi errori, è innegabile, ma non è certamente il solo responsabile. Basta guardare la partita di Empoli... Purtroppo siamo in balia dei numeri, perché 9 punti in 12 gare non sono soddisfacenti e non è un bottino buono per nessuno, società, giocatori e tifosi».
«Le colpe – conclude il presidente dell’Auc – vanno divise tra tutti i protagonisti. Io posso solamente aggiungere un pensiero citando Napoleone: «”Preferisco un generale fortunato a un generale bravo”». E Velazquez, in realtà, è stato tutt’altro che fortunato. Ma se questo è il pensiero del presidente, una linea comune all’interno dell’Auc non c’è. «Non è possibile trovare una posizione univoca all’interno dell’associazione, perché esistono correnti di pensiero differenti, idee diverse e ipotesi di soluzioni diverse». Lo dice Daniele Muraro, ma è lo stesso concetto che esprimono pure gli ultras bianconeri, che convivono da sempre con anime diverse all’interno della Nord.
«Siamo preoccupati, ma non rassegnati», dicono alcuni di loro, altri invece sarebbero più propensi a dare maggiore responsabilità ai giocatori (al termine della partita a Empoli dal settore ospiti è partita la richiesta di onorare la maglia), mentre altri ancora dividono le colpe tra guida tecnica e societaria. Insomma, di tutto un po'. Sintomo di una situazione che probabilmente ha sorpreso tutti. Su una cosa sono invece concordi gli iscritti all’Associazione Curva Nord: saranno presenti giovedì 22 novembre alle 18 all’inaugurazione della nuova sede, che si trova in piazza ai Rizzi. Un luogo di ritrovo per tifare Udinese e vivere una passione che li guida da sempre. Ma non sono solamente le voci ufficiali delle due principali associazioni di tifosi a farsi sentire, perché su Facebook nel tempo sono stati creati molti gruppi all’interno dei quali in queste ore sono partite discussioni su discussioni.
«Partita fotocopia di Bologna – si legge su Noi tifosi dell’Udinese a riguardo della partita del Castellani –, primo tempo dove dovevamo chiuderlo come minimo sullo 0-1 e invece... Partita preparata bene da Velazquez, non gli si può dire niente, se i giocatori non son capaci a buttarla dentro...», mentre Canale Udinese fa una lunga analisi che inizia così: «Sia chiaro, noi usciremo da questa crisi.
Arriverà Nicola, Carrera, ma anche con Canà (Oronzo) ci salveremo. Il punto è un altro, ripartiremo nuovamente da zero, il progetto sportivo non c’è, Velasquez e co. sono i profili di una società che ha perso ogni minima mira sportiva, che non ha interesse a costruire, a programmare, a crescere. Una società che gioca più coi sentimenti e la passione della gente che sul campo... Adesso pensiamo a noi sperando di trovare un mister che non ci dica che la prossima partita sia impossibile (Roma), siamo adulti e vaccinati da 65 sconfitte nelle ultime 126 partite, quindi, tener duro e forza Udinese».
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