Crisi bianconera, la parola ai tifosi: «Julio ha poche colpe ma i suoi numeri sono una condanna e la società ha sbagliato»

I supporters bianconeri divisi sulla medicina da somministrare alla grande malata. L’Auc non trova una soluzione condivisa e impera il pessimismo
Udinese's coach team Julio Velazquez reacts during the Italian Serie A soccer match between Empoli and Udinese at Carlo Castellani stadium in Empoli, 11 November 2018. ANSA / Fabio Muzzi
Udinese's coach team Julio Velazquez reacts during the Italian Serie A soccer match between Empoli and Udinese at Carlo Castellani stadium in Empoli, 11 November 2018. ANSA / Fabio Muzzi

Sta vivendo l’ennesimo momentaccio la tifoseria dell’Udinese, ma forse a differenza di altre volte, non riesce a trovare un capro espiatorio cui rivolgere le proprie preoccupazioni o frustrazioni. Non ci riescono i ragazzi della Nord e nemmeno i tifosi organizzati. «Sono i numeri impietosi della classifica a condannare la squadra. E non me la sento di gettare la croce addosso a Velazquez».

Sono queste le parole di Daniele Muraro, che esprime questo concetto a titolo personale, e aggiunge: «Non ritengo che la soluzione sia l’esonero dell’allenatore, che ha fatto i suoi errori, è innegabile, ma non è certamente il solo responsabile. Basta guardare la partita di Empoli... Purtroppo siamo in balia dei numeri, perché 9 punti in 12 gare non sono soddisfacenti e non è un bottino buono per nessuno, società, giocatori e tifosi».

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«Le colpe – conclude il presidente dell’Auc – vanno divise tra tutti i protagonisti. Io posso solamente aggiungere un pensiero citando Napoleone: «”Preferisco un generale fortunato a un generale bravo”». E Velazquez, in realtà, è stato tutt’altro che fortunato. Ma se questo è il pensiero del presidente, una linea comune all’interno dell’Auc non c’è. «Non è possibile trovare una posizione univoca all’interno dell’associazione, perché esistono correnti di pensiero differenti, idee diverse e ipotesi di soluzioni diverse». Lo dice Daniele Muraro, ma è lo stesso concetto che esprimono pure gli ultras bianconeri, che convivono da sempre con anime diverse all’interno della Nord.

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Empoli 11 Novembre 2018. Calcio Serie A. Empoli-Udinese. Foto Petrussi


«Siamo preoccupati, ma non rassegnati», dicono alcuni di loro, altri invece sarebbero più propensi a dare maggiore responsabilità ai giocatori (al termine della partita a Empoli dal settore ospiti è partita la richiesta di onorare la maglia), mentre altri ancora dividono le colpe tra guida tecnica e societaria. Insomma, di tutto un po'. Sintomo di una situazione che probabilmente ha sorpreso tutti. Su una cosa sono invece concordi gli iscritti all’Associazione Curva Nord: saranno presenti giovedì 22 novembre alle 18 all’inaugurazione della nuova sede, che si trova in piazza ai Rizzi. Un luogo di ritrovo per tifare Udinese e vivere una passione che li guida da sempre. Ma non sono solamente le voci ufficiali delle due principali associazioni di tifosi a farsi sentire, perché su Facebook nel tempo sono stati creati molti gruppi all’interno dei quali in queste ore sono partite discussioni su discussioni.

«Partita fotocopia di Bologna – si legge su Noi tifosi dell’Udinese a riguardo della partita del Castellani –, primo tempo dove dovevamo chiuderlo come minimo sullo 0-1 e invece... Partita preparata bene da Velazquez, non gli si può dire niente, se i giocatori non son capaci a buttarla dentro...», mentre Canale Udinese fa una lunga analisi che inizia così: «Sia chiaro, noi usciremo da questa crisi.

Arriverà Nicola, Carrera, ma anche con Canà (Oronzo) ci salveremo. Il punto è un altro, ripartiremo nuovamente da zero, il progetto sportivo non c’è, Velasquez e co. sono i profili di una società che ha perso ogni minima mira sportiva, che non ha interesse a costruire, a programmare, a crescere. Una società che gioca più coi sentimenti e la passione della gente che sul campo... Adesso pensiamo a noi sperando di trovare un mister che non ci dica che la prossima partita sia impossibile (Roma), siamo adulti e vaccinati da 65 sconfitte nelle ultime 126 partite, quindi, tener duro e forza Udinese».

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