Daje Udinese, la notte magica dei bianconeri

Antonio Simeoli
Udinese's Destiny Udogie jubilates after scoring the goal during the Italian Serie A soccer match Udinese Calcio vs AS Roma at the Friuli - Dacia Arena stadium in Udine, Italy, 4 September 2022. ANSA / GABRIELE MENIS
Udinese's Destiny Udogie jubilates after scoring the goal during the Italian Serie A soccer match Udinese Calcio vs AS Roma at the Friuli - Dacia Arena stadium in Udine, Italy, 4 September 2022. ANSA / GABRIELE MENIS

Sontuosa Udinese. Che settimana quella dei bianconeri! Prima prendono lo scalpo della Fiorentina, squadra ambiziosa ma castigata dai bianconeri nel turno infrasettimanale, poi alzano il tiro e sbarrano la strada alla Roma, arrivata a Udine per diventare capolista, quasi fosse un passaggio naturale in quest’inizio di stagione.

La partita
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Foto Petrussi

Bastava sentire il prepartita, Dazn o Sky fate voi. Sei punti nelle due temute gare al Friuli, terza vittoria di fila, una rapida e benefica metamorfosi di una squadra che pare aver trovato in questi dieci giorni una serie di sicurezze mica da ridere.

Tre-quattro giocatori fondamentali, una difesa, meglio una fase difensiva eccellente anche con interpreti diversi, causa infortuni e turnover obbligato visto il calendario serratissimo, e soprattutto una cosa bellissima: quella sensazione di profondità improvvisa che questa squadra non dava da tempo.

Sì, profondità perché Lovric, Makengo e Beto protagonisti infrasettimanali contro la Roma, hanno visto i compagni giocare bene per un’ora prima di dare una mano a chiudere i conti.

E così gente come Samardzic, finalmente libero di liberare il suo talento, Success o Arslan a giocare, riposati e motivati. Oppure Ebosse capace di subentrare a Bijol, che a sua volta in settimana era subentrato alla grande allo sfortunato Masina (auguri).

Così, non all’improvviso, è nata una serata stellare che i tifosi dello stadio Friuli non dimenticheranno per molto tempo.

La capolista in pectore è stata surclassata dalla banda di Sottil che pare essersi ambientato bene alla Serie A che aveva conosciuto solo da giocatore. Tre cosette alla fine. Pereyra: aveva davanti un treno come Spinazzola.

L’ha arginato, battuto, gli ha segnato in faccia, giocando laterale destro con un cuore e una intelligenza unici. Samardzic: questo tedeschino giocando così diventerà un centrocampista con gli strafiocchi. Udogie: micidiale, chissà Conte a Londra come se lo gusterà in tv mentre Pozzo conta i denari incassati per il talento.

E poi Deulofeu: da una settimana gioca con una grinta che fino a dieci giorni fa non pareva avere. E’ questa è una cosa fondamentale per il futuro dei bianconeri perché il talento è nei piedi e nella testa del catalano.

Lieti di sbagliarci, ma che il mercato finito e la certezza di restare a Udine gli abbia dato tranquillità e motivazioni? Daje Udinese. Partite così non si scordano facilmente e sono un pilastro incredibile per costruire stagioni vincenti. L’autostima sale, la fiducia pure.

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