Daje Udinese, la notte magica dei bianconeri

Sontuosa Udinese. Che settimana quella dei bianconeri! Prima prendono lo scalpo della Fiorentina, squadra ambiziosa ma castigata dai bianconeri nel turno infrasettimanale, poi alzano il tiro e sbarrano la strada alla Roma, arrivata a Udine per diventare capolista, quasi fosse un passaggio naturale in quest’inizio di stagione.
Bastava sentire il prepartita, Dazn o Sky fate voi. Sei punti nelle due temute gare al Friuli, terza vittoria di fila, una rapida e benefica metamorfosi di una squadra che pare aver trovato in questi dieci giorni una serie di sicurezze mica da ridere.
Tre-quattro giocatori fondamentali, una difesa, meglio una fase difensiva eccellente anche con interpreti diversi, causa infortuni e turnover obbligato visto il calendario serratissimo, e soprattutto una cosa bellissima: quella sensazione di profondità improvvisa che questa squadra non dava da tempo.
Sì, profondità perché Lovric, Makengo e Beto protagonisti infrasettimanali contro la Roma, hanno visto i compagni giocare bene per un’ora prima di dare una mano a chiudere i conti.
E così gente come Samardzic, finalmente libero di liberare il suo talento, Success o Arslan a giocare, riposati e motivati. Oppure Ebosse capace di subentrare a Bijol, che a sua volta in settimana era subentrato alla grande allo sfortunato Masina (auguri).
Così, non all’improvviso, è nata una serata stellare che i tifosi dello stadio Friuli non dimenticheranno per molto tempo.
La capolista in pectore è stata surclassata dalla banda di Sottil che pare essersi ambientato bene alla Serie A che aveva conosciuto solo da giocatore. Tre cosette alla fine. Pereyra: aveva davanti un treno come Spinazzola.
L’ha arginato, battuto, gli ha segnato in faccia, giocando laterale destro con un cuore e una intelligenza unici. Samardzic: questo tedeschino giocando così diventerà un centrocampista con gli strafiocchi. Udogie: micidiale, chissà Conte a Londra come se lo gusterà in tv mentre Pozzo conta i denari incassati per il talento.
E poi Deulofeu: da una settimana gioca con una grinta che fino a dieci giorni fa non pareva avere. E’ questa è una cosa fondamentale per il futuro dei bianconeri perché il talento è nei piedi e nella testa del catalano.
Lieti di sbagliarci, ma che il mercato finito e la certezza di restare a Udine gli abbia dato tranquillità e motivazioni? Daje Udinese. Partite così non si scordano facilmente e sono un pilastro incredibile per costruire stagioni vincenti. L’autostima sale, la fiducia pure.
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