Dall’esordio con l’Apu a Cantù: La storia della Gesteco nei play-off

In attesa dell’avvio della serie contro Forlì. riviviamo il percorso della Ueb da quando è stata promossa in serie A2. 

Gabriele Foschiatti
Un momento del match contro Milano. Foto Petrussi
Un momento del match contro Milano. Foto Petrussi

La Gesteco Cividale è ancora una volta ai play-off. Nella loro giovane storia le Eagles non hanno mai mancato l’appuntamento clou della post-season, con percorsi però molto diversi tra loro, tanto che il 5º posto conquistato nella stagione corrente corona sicuramente il percorso più bello, ma non il più complicato, nonostante il livello del campionato a girone unico. In attesa che gara 1 riaccenda l’animo di tifosi e appassionati, ripercorriamo quanto accaduto nelle puntate precedenti.

Esordio col botto

La cervellotica formula basata sui punteggi negli scontri diretti e sul risultato della fase a orologio regala a Cividale come esordio ai playoff di categoria il derby con l’Apu Udine al PalaCarnera. Gara-1 termina con una grande vittoria delle Eagles (88-82), ma la squadra di Finetti non si scompone, vince la sfida successiva (77-57) e riporta a casa il fattore campo espugnando il PalaGesteco in Gara-3 (68-79). Con le spalle al muro i gialloblù fanno quadrato, vincono una partita tesissima (74-65) e forzano Gara cinque. La “bella” è uno spettacolo: finale punto a punto, Monaldi segna l’86-84 a un secondo e spiccioli sul cronometro, ma l’ultimo tiro è del “sindaco” Redivo. Più che una tripla è la preghiera di un popolo, che si ferma sul secondo ferro. Game over.

 Incubi e redenzione

 L’avvio della seconda stagione di A2 è un incubo. Il derby/disfatta al PalaGesteco contro Udine (59-92) è indicativo di una classifica che a Natale costringe a pensare prima di tutto alla salvezza. Poi da gennaio la svolta, anche grazie all’arrivo di Doron Lamb: 10 vittorie su 10 gare nella fase a orologio e ancora una volta play-off. L’avversario è la Cantù di Hickey, all’ex PalaDesio non c’è storia: 91-76, 84-67.

Il cuore dei gialloblù però batte forte, anche perché punta nell’orgoglio dall’espulsione di Lamb per la bagarre col tifo di casa; al PalaGesteco finisce 73-66. Gara-4 è sfida punto a punto fino alla fine, ma questa volta Moraschini (presagio di quanto accadrà nella finale di Coppa Italia al PalaDozza) ne segna 25 e finisce 72-74. Storia vecchia, c’è un’intera stagione giocata ad alti livelli a dimostrarlo. Forlì dovrà fare attenzione: a Cividale sono stufi di fermarsi al primo turno.

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