Davis si gode la Zebretta d’oro: «Orgoglioso del premio perché arriva dalla gente»
Il centravanti inglese racconta la sua esperienza in bianconero e l’emozione per il riconoscimento ricevuto: «I tifosi quando mi incontrano per strada mi chiedono ancora di quel gol segnato a Frosinone»
Un metro e novanta di muscoli e portamento inglese. L’idioma inedito – lo stesso di sua maestà, re Carlo III – per un reparto che, nel tempo, ha parlato diverse lingue, quella del gol inclusa. Del football nella sua massima e più genuina espressione. La stessa assunta da Keinan Davis in quel suo gol a Frosinone, lo scorso anno, e nelle altre sue uscite in bianconero. Apparizioni sfruttate, fruttate la Zebretta d’oro: un premio al calciatore conferitogli dai tifosi.
Davis, intanto congratulazioni per questa vittoria: cosa significa, per lei, ricevere un simile riconoscimento dai suoi supporter?
«Significa tantissimo per me, perché viene dalla gente e la loro opinione vale tantissimo per me e per tutti i giocatori. È un grande orgoglio per me riceverlo».
Qual è dunque il suo rapporto con la tifoseria, anche in relazione alla rete salvezza messa a segno a Frosinone?
«La relazione con i tifosi è bellissima, quando sono in centro per qualche commissione o semplicemente per fare una passeggiata, moltissimi tifosi mi chiedono di fare una foto con loro, ma anche di raccontargli come ho vissuto quel gol all’ultima giornata e, in generale, quella partita. Amo i tifosi dell’Udinese, sono sempre belle conversazioni quelle con loro».
Ecco, può raccontare anche a noi le emozioni che ha vissuto dopo quella rete valsa poi la salvezza?
«È stato indescrivibile, incredibile. Dopo un anno in cui son stato a lungo infortunato è stato bellissimo segnare un gol che è stato un regalo per i club e i tifosi che mi hanno sempre supportato durante tutto l’anno».
Cosa ne pensa, invece, della città? Ci sono dei luoghi in particolare che predilige, magari qualche ristorante?
«Udine mi piace molto, è un posto tranquillo, la gente qui è molto amichevole. Come posti preferiti penso a un ristorante fuori dal centro, l’Ancona 2, dove si mangia davvero bene».
E nel tempo libero, come si tiene impegnato, fra un allenamento e l’altro?
«Mi piace rilassarmi e stare con la mia famiglia, niente di complicato insomma».
Non è un tipo molto social, corretto?
«È vero, non sono un grande fan dei social network. Ho un mio account, questo sì, ma non posto tanto e scrivo poco. Diciamo che non sono la mia priorità».
Come ha celebrato queste festività?
«La mia famiglia è arrivata qui da Londra per stare con me durante le feste. Sono arrivati mia madre, mio fratello e mia sorella per stare tutti insieme. Nella quotidianità vivo con la mia compagna e mia figlia, mentre tengo i contatti con il resto della mia famiglia via Facetime».
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