De Paul-Birsa, la chiave di Udinese-Chievo è un duello a distanza, parola di Causio

Il barone anticipa i temi della partita di domenica (ore 12.30): "Due squadre a specchio. Penso che Iachini chiederà alle punte di giocare larghe e occhio a Thereau"

UDINE. Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella tra Udinese e Chievo? Una domanda che domenica sarà d’attualità, una domanda alla quale neppure la Strega di Biancaneve potrebbe rispondere con sicurezza adesso.

Perché se i gialloblù hanno cominciato la stagione con uno scalpo illustre, quello dell’Inter, i bianconeri hanno fornito segnali confortanti tra Empoli e Milan, raccogliendo 6 punti. Insomma, un piacevole rebus calcistico. «Anche perché Iachini e Maran dovrebbero davvero proporre due squadre a specchio, anche se quello del Chievo è un 4-3-1-2 decisamente più collaudato», argomenta Franco Causio cercando di anticipare le mosse dei due tecnici.

Maran in due ultime stagioni si è dimostrato abile nelle scelte: sa bloccare le fonti del gioco avversario.

«Il suo modulo è ormai super collaudato: contro di lui è difficile dare il meglio. Anzi, si può dire che tutti, ma proprio tutti, giocano male, vengono costretti a giocare male. Merito di un organizzazione di gioco incentrata sulla compatezza di una difesa che fa dell’esperienza il punto di forza».

L’uomo faro è invece Birsa.

«Senza ombra di dubbio. È il giocatore che riesce a dare qualità alla manovra. E sa colpire anche dalla distanza. Non è una novità: ricordate il gol che fece all’Udinese quando vestiva la maglia del Milan? Non so con quali punte si presenterà al Friuli il Chievo, se accanto a Meggiorini giocherà Inglese oppure l’esterno Pellissier, di sicuro Birsa sarà l’elemento chiave».

Un po’ come potrebbe essere per De Paul.

«Assolutamente vero. Credo che questo duello a distanza inciderà non poco sull’esito della partita. Iachini sta lavorando sulla difesa, su quella linea a quattro che è una novità per l’Udinese, ma allo stesso tempo sta cucendo un vestito nuovo per De Paul che può diventare così sempre più importante per il gioco bianconero».

Causio, si aspetta una mossa a sorpresa da parte di Iachini?

«A occhio potrebbe riproporre lo stesso undici che abbiamo visto all’opera a San Siro contro il Milan. Credo che quella possa essere la base sulla quale agire, sulla quale innestare piano piano le possibili novità».

In attacco Zapata e Thereau?

«Dovrebbe essere così. Ma al di là dei nomi penso che chiederà alle punte di giocare larghe come la scorsa domenuca, di modo che possano favorire con la loro posizione gli inserimenti dalle retrovie».

Il gol può arrivare da lontano...

«Ma può arrivare anche da Thereau: occhio al francese, è un ex, come Iachini tra l’altro. Vorrà far vedere che non ha perso il vizio di decidere le partite come ha fatto tanto volte con la maglia del Chievo».

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