Di Tano, Bramati, Pontoni quante leggende in Friuli

FORGARIA. Sul pianoro di Monte Prat - mentre si vanno mettendo a punto gli ultimi dettagli sotto la direzione dell'ex campione del mondo, Daniele Pontoni - si va sempre più sviluppando quel clima festoso che precede un grosso evento, cioè i campionati italiani di ciclocross in programma sabato e domenica prossimi.
A distanza di vent'anni, dunque, quei prati che nel 1966 videro fregiarsi del tricolore i friulani Daniele Pontoni e Maria Paola Turcutto tra gli élite, e Stefano Toffoletti tra gli allievi, nonché l'under 23 Fabrizio Dell'Oste e lo junior Tiziano Baldini, saranno nuovamente teatro della più grossa manifestazione ciclistica invernale. Specialità del ciclismo che ha sempre registrato notevole intessere tra gli sportivi friulani. Il fatto stesso che in Friuli dal 1974 ad oggi siano stati organizzati ben sei campionati italiani e quattro manifestazioni internazionali, tra cui un campionato del mondo, è la conferma.
Risale, infatti, al 1974 il primo campionato italiano del fango corso in Friuli. Prova che si disputò sulle colline moreniche che circondano Brazzacco. Quella, però, non fu un'edizione fortunata poiché, essendo in palio solo titoli per professionisti e dilettanti, e non essendosi schierato al via nessun professionista nonostante gli sforzi organizzativi dei dirigenti della Libertas di Ceresetto, si corse solo il campionato riservato ai puri che fu vinto dal valdostano Franco Vuagner.
Nel 1982 a Corva di Azzano Decimo, invece, con la regia di Gianni Dal Grande, quei campionati ebbero una buona risonanza anche perché la Federazione, oltre ai professionisti e ai dilettanti, da qualche anno aveva concesso anche agli juniores e agli allievi di misurarsi per quel il titolo. Campioni si laurearono il professionista Antonio Saronni (fratello di Giuseppe), il grande Vito Di Tano tra i dilettanti, lo junior pordenonese Claudio Vettorel e l'allievo Michele Paletti. Due anni dopo, sempre Dal Grande, ripropose nuovamente i campionati a Corva che premiarono il professionista Ottavio Paccagnella, Vito Di Tano tra i puri, lo junior Michele Paletti e l'allievo Luca Bramati. Nel 1991, sempre a Corva, tra i dilettanti trionfò Daniele Pontoni che l'anno precedente aveva conquistato il titolo a Levico Terme. Oltre al friulano in quell’edizione si laurearono campioni il professionista Fabrizio Margon, lo junior Gianni Rivera e l’allevo Mauro Bartoli.
Archiviati i tricolori del 1996 di Monte Prat, nel 2000 il vulcanico Enzo Cainero allestì la prova tricolore sulle colline di Zegliacco riscuotendo un insperato successo poiché in gara erano ben otto categorie, di cui tre femminili. Daniele Pontoni indossò la sua undicesima maglia di campione italiano a spese di Massimo Sargenti, tra gli juniores si impose Enrico Franzoi (poi iridato a Monopoli tra gli under 23) precedendo il bujese Jonathan Tabotta, Alex Longhi si affermò tra gli allievi, e Luca Lievore vinse tra gli esordienti. Nel settore rosa si imposero l’élite Annabella Stropparo sulla cividalese Maria Paola Turcutto (che poi, però, si rifarà sull'avversaria due anni dopo), mentre tra le juniores e le allieve primeggiarono Valentina Alessio e Francesca Cuciniello.
Oltre ai sei tricolori, in Friuli, a Corva, nel 1993 si corse anche un campionato del mondo che fu vinto dal francese Dominique Arnould. Nel 1994, invece, a Corva, l'anno seguente a Variano, e nel 1996 a Prata si disputarono tre prove di Coppa del Mondo, riscuotendo anch'esse un elevatissimo interesse internazionale.
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