Donatello nel pianeta Inter come centro di formazione

UDINE. Se n’era parlato a marzo, adesso è diventato ufficiale: dal 1º luglio, con la partenza della nuova stagione sportiva 2016-2017, la società udinese del Donatello diventerà l’undicesimo centro di formazione dell’Inter in Italia.
Un altro grande traguardo per la società del presidente Simone Ronco (che da tempo lavora “in squadra” con Antonio Di Natale) capace di allargare gli orizzonti e gli obiettivi della squadra nerazzurra che, fino a poco tempo fa, arrivavano al massimo alla vicina Motta di Livenza data la collaborazione con la Liventina.
Un centro di formazione vero e proprio e non un’affiliazione quello che sta per nascere con il Donatello, che sarà punto di riferimento locale per l’Inter che, d’altro canto, chiederà alla società udinese l’impegno nell’organizzare alcuni camp estivi e stage che verranno concordati di volta in volta tra le due società.
Camp estivi volti al coinvolgimento di tanti bambini nel periodo estivo sulle orme di quanto, da queste parti, già organizzano Udinese, Fiorentina, Atalanta e Ajax, e degli stage che non dovrebbero superare il numero di 4 all’anno, per poter radunare, in quelli che vengono comunemente definiti “provini”, i ragazzi che l’Inter potrebbe visionare per vestire della sua maglia in un futuro nemmeno tanto lontano.
La società nerazzurra, in caso di cessione del Donatello di qualche giocatore a squadre professionistiche, avrà il diritto di prelazione, ovvero dovrà dare comunque il suo consenso affinché trattativa e operazione possano andare a buon fine.
L’idea del centro di formazione è nata e gestita con la collaborazione di Gino Cossaro, attuale osservatore della nostra regione per conto dell'Inter, che ha valutato positivamente nel corso di questi anni il lavoro di Ronco e della società.
«Una soddisfazione per noi immensa – dice Simone Ronco –; essere stati scelti dall’Inter come punto di riferimento della regione in quello che è un accordo su base biennale. Per non lasciare nulla al caso ho già nominato Italo Scherf, allenatore giovane e ambizioso della nostra società che da poco ha chiuso il corso allenatori a Trieste piazzandosi al primo posto in graduatoria, referente del progetto. Sarà lui il collante tra le due società e con cadenza mensile si recherà a Milano per confrontarsi proprio con la società nerazzurra. Lo stesso faranno i tecnici e i dirigenti dell’Inter che ospiteremo nella nostra struttura per lezioni tattiche e visionatura dei vari ragazzi che loro sceglieranno o che noi proporremo. La speranza, adesso, è che il comune vada a terminare i lavori di rifacimento del nostro impianto con la chiusura dei lavori di ristrutturazione di tribuna, spogliatoi e sede in maniera tale da farci trovare davvero pronti, sotto ogni punto di vista, al via della nuova stagione».
Le strade di Inter e Donatello si erano già incrociate in passato quando il club meneghino acquistò il giovane Lorenzo Crisetig che poi ha militato nel Crotone a Cagliari e al Bologna dove ha disputato l’ultima stagione. Lanciare giocatori nel mondo professionistico resta un punto fermo del progetto Donatello come conferma Ronco: «L’obiettivo primario è quello di vincere ma anche di lanciare ragazzi in un mondo calcistico che sia quello dei grandi palcoscenici».
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