Due rigori per l’Inter, ma Lautaro sbaglia Un autogol di De Vrij regala il pari al Milan

Dell’ex Calhanoglu il vantaggio interista. Nel finale palo di Saelemaekers, i rossoneri ancora in vetta ma non scappano
Franco Zuccalà

MILANO

Derby elettrico, emozionante, ma al tirar delle somme, il pareggio non ha mosso né i cuori, né le passioni e nemmeno la classifica. Una serata di vana adrenalina. Forse l’occasione l’hanno persa i nerazzurri. Due rigori (uno segnato dall’ex milanista Calhanoglu, l’altro parato da Tatarusanu a Lautaro) per l’Inter, un autogol (De Vrij), salvataggi sulla linea, parecchie occasioni: un derby che non ha tradito certo le attese. Ma dopo tanta roba, nel primo tempo il risultato è rimasto inchiodato sul pari. I nerazzurri hanno avuto forse più occasioni, ma il Milan non ha giocato male. Non pervenuti Ibra e Dzeko, i giocatori teoricamente più pericolosi. Teoricamente. Nella seconda parte della gara meno emozioni (occasioni per l’Inter), ma l’adrenalina è finita e tutti sono tornati a casa convinti di aver dominato e di essere stati beffati dal destino cinico e baro. Da un palo di Saelemaekers nel finale e dall’arbitro (quelli del Milan). Un pareggio, questo del derby, che non ha fatto perdere il primato al Milan, visto il pareggio del Napoli, e non ha fatto bene alla classifica dell’Inter, rimasta a –7 dalla vetta.

Pur con l’assenza di Theo Hernandez, la squadra rossonera ha continuato ad alimentare la propria imbattibilità. Per i nerazzurri un risultato che potrebbe comportare un riposizionamento per quanto riguarda i traguardi da perseguire. Pioli aveva schierato Ballo-Tourè sulla sinistra della difesa, Tonali a centrocampo e Diaz (a sorpresa) davanti con Ibrahimovic. Inzaghi aveva inserito Damian sulla destra e Lautaro davanti. Davanti a 57 mila spettatori, con una coreografia dedicata agli eroi del Covid (medici e infermieri), dopo il minuto di silenzio per ricordare Gino Maldera, l’avvio della partita è stato di marca nerazzurra. Su un’incursione di Calhanoglu all’8’ un intervento di Kessie ha indotto Doveri (terzo derby) a indicare il dischetto. Dopo l’intervento del Var, il penalty è stato confermato. L’ex rossonero Calhanoglu ha battuto Tatarusanu. L’esultanza del turco non è piaciuta ai tifosi del Milan. Non adeguata la reazione di Leao (due tiri centrali). Al 17’ su punizione di Tonali, colpo di testa di De Vrij sulla destra di Handanovic: autogol. Il Milan, galvanizzato dal pareggio, ha cercato di prendere il sopravvento. Ma, al 25’, uno sgambetto di Ballo-Tourè su Darmian lanciato a rete, ha provocato un altro rigore, più netto del primo. Lautaro (non al primo errore) ha tirato sula destra di Tatarusanu che ha salvato con un gran balzo. Leao ha chiamato in causa Handanovic: tiro forte ma non angolato. Mezz’ora di fuoco, poi un salvataggio sulla linea di Ballo-Tourè, su tiro di Barella a colpo sicuro, poi un tiro di Lautaro fuori. Bel primo tempo.

Nella ripresa, dopo alterne vicende, Lautaro ha superato Tomori e poi ha tirato: deviazione di Kessie. L’argentino con una rasoiata di destro ha poi messo a lato da buona posizione. Un sinistro del redivivo Ibrahimovic di poco fuori e Kalulu ha salvato due volte sui tiri di Vidal. Ibrahimovic ha costretto Handanovic a un salvatagglio. Vano l’assalto finale del Milan: Saelemaekers ha colto il palo alla destra di Handanovic. Tatarusanu merita un voto alto per il rigore parato. Continuo l’apporto di Tonali. Nell’Inter, Darmian e Barella fra i migliori. Bella partita, emozioni, ma tanto rumore per nulla. La classifica è rimasta immutata. —

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