Ecco Giacomo, il giovane fotografo re delle schiacciate di pallavolo e basket

Dagli studi al Sello, all’Università: il giovane Lodolo si è fatto conoscere in questa stagione sui campi di Itas e Gsa  

la storia



C’è chi racconta una storia con le parole e chi con le immagini. Nonostante abbia appena 21 anni, Giacomo Lodolo ha la capacità di cogliere, come pochi, i momenti più significativi delle partite di basket e volley. Da questa stagione è presente sia sui campi della Gsa che su quelli dell’Itas Città Fiera Martignacco, con l’intento di catturare le azioni più importanti di ogni match, per farne poi un racconto. Questo doppio impegno gli permette di coniugare le sue due grandi passioni: lo sport e la fotografia, che coltiva fin da quando era bambino. Passa tutti i fine settimana in palestra, a fotografare i campioni di Udine e le ragazze di Martignacco, passando dal basket alla pallavolo, dal maschile alla femminile.

«Il basket maschile è velocissimo - ci racconta Giacomo - ed è questa la maggior difficoltà. La pallavolo femminile, pur essendo uno sport molto dinamico, è completamente diversa. Non devo preoccuparmi solo delle azioni di gioco, ma spesso anche delle palestre, che non sempre offrono condizioni ideali per fotografare. Col mondo maschile ho più dimestichezza e devo dire che sono molto soddisfatto di essere riuscito a scattare una foto molto bella a Trevis Simpson della Gsa. Con il volley devo ancora trovare le misure. Ho scattato alcune foto carine, ma ho moltissimo a imparare». A trasmettere a Giacomo la passione per la fotografia è stata la sua famiglia. «Mio nonno Alfredo e mio zio Fabio amavano fotografare, seppur a livello amatoriale - spiega -. Fin da bambino anche io ne sono rimasto conquistato. Quando si è trattato di scegliere la scuola superiore non ho avuto dubbi: ho optato per il Liceo artistico Sello, che nei primi due anni ti dà la possibilità di frequentare vari laboratori e di scegliere così l’indirizzo che più senti tuo. Il terzo anno ho optato per l’indirizzo audiovisivo e multimediale». In questi anni ha cercato più volte di cambiare soggetti e di cimentarsi in vari campi fotografici, fino ad arrivare alla sua seconda grande passione, lo sport. Conseguito il diploma, si è iscritto al corso di laurea in Scienze e tecniche multimediali a Pordenone, che tuttora sta frequentando. «L’altra mia grande passione è lo sport- ci racconta mentre è sul treno che lo porta all’Università -. Ho praticato nuoto per 12 anni all’Unf Udine e poi mi sono dedicato all’enduro, che tuttora pratico con grandissima passione. Ho frequentato la scuola media sportiva a Tavagnacco e questo ha fatto aumentare ancora di più la mia passione per lo sport. Con gli anni ho iniziato a interessarmi non solo alla pratica dello sport di per sé. Volevo capire come erano strutturati gli ambienti sportivi e come si lavorasse a livello professionistico».

Ecco quindi l’idea di cimentarsi con la fotografia sportiva e l’opportunità di provare a fotografare lo sport di alto livello. L’esordio è nel basket maschile, a Corno di Rosazzo, per poi passare alla Gsa, a Udine. Dallo scorso novembre si è presentata poi l’opportunità di provare anche con il volley e Giacomo non ci ha pensato due volte. La Libertas Martignacco, che in quel momento si trovava scoperta, lo ha accolto con entusiasmo. «Devo ringraziare il presidente Bernardino Ceccarelli e il team manager Roberto Gavazza che mi hanno dato fiducia fin dall’inizio. Mi auguro che potremo continuare a lavorare insieme a lungo». —

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