«Europa, che rabbia ma siamo ancora vivi» LE COMPRAVENDITE - IL CALENDARIO

Pozzo analizza l’inizio di stagione tra coppa e campionato
Valter Parisotto / LaPresse.01 09 2013 Udine, Stadio Friuli (Italia).Sport Calcio.Udinese - Parma - Serie A Tim 2013/2014.Nella foto: Muriel Luis..Valter Parisotto / LaPresse.01 09 2013 Udine (Italy), Friuli Stadium.Sport Soccer.Udinese - Parma - Italian Serie A Soccer League 2013/2014.In the Photo: Muriel Luis
Valter Parisotto / LaPresse.01 09 2013 Udine, Stadio Friuli (Italia).Sport Calcio.Udinese - Parma - Serie A Tim 2013/2014.Nella foto: Muriel Luis..Valter Parisotto / LaPresse.01 09 2013 Udine (Italy), Friuli Stadium.Sport Soccer.Udinese - Parma - Italian Serie A Soccer League 2013/2014.In the Photo: Muriel Luis

UDINE. Giampaolo Pozzo, a 72 anni, potrebbe starsene tranquillamente a casa a godersi la vita e i nipotini. Ma non ce la fa. Lui è un moto perpetuo tra mille impegni in sede. Ci dà appuntamento per le 13, poi l’incontro slitta alle 13.30. «Sono in riunione». Arriva ora di pranzo. «Ci sentiamo tra un’ora». Alle 15.30 eccolo parlare della “sua” Udinese.

Pozzo, partiamo dallo stadio. Qual è stato l’impatto della gara vista dalla tribuna?

Credo positivo. Certo, essendo arcuata, la tribuna centrale sarà più lontana dal campo rispetto ai distinti centrali. Il terreno è buono, ha in sistema di drenaggio moderno, quando pioverà non dovrebbero vedersi pozze d’acqua.

In tribuna dietro le panchine non si ha la visuale libera.

Le panchine nuove saranno in cristallo, ma per averle serviranno 7/8 mesi. Abbiamo chiuso la prima fase della ricostruzione, adesso partirà la gara europea per la costruzione. L’obiettivo è completare l’opera per dicembre 2014, in caso contrario sarà un fallimento Come società dobbiamo attrezzarci per ricreare entusiasmo sia attraverso la ricostruzione dello stadio sia attraverso i risultati.

A proposito di fallimento, lo è l’esclusione dall’Europa?

Siamo stati anche sfortunati perchè è stata sufficiente una partita per compromettere tutto. Forse la squadra psicologicamente ha sottovalutato l’impegno, i nostri avversari, invece, hanno giocato come se fosse la gara della vita.

Il danno per la società è stato più economico o di immagine?

Ci abbiamo rimesso 6/7 milioni, ma soprattutto la squadra non avrà quella visibilità che solo l’Europa ti può dare.

Forse si è peccato di presunzione? Qualcuno si è sentito troppo bravo?

Non lo so, inutile azzardare ipotesi, ci facciamo solo il sangue amaro.Pensiamo al campionato, dove vogliamo fare bene.

Cosa significa fare bene?

Fare il più presto i 40 punti e poi guardare oltre. Per conoscere il reale valore delle concorrenti dovremo aspettare almeno un paio di mesi.

La nota positiva della gara con il Parma è che la vittoria è arrivata senza Domizzi e Pinzi e con Di Natale ancora lontano dalla forma migliore.

Nel calcio di oggi è importante avere una rosa ampia, gli infortuni sono sempre dietro l’angolo, la stagione è logorante anche senza giocare le coppe.

Badu ha deciso di cominciare a fare sul serio...

A dire il vero anche lo scorso anno subentrando a gara in corso aveva fatto bene. Diciamo che il ragazzo si sta “mentalizzando”.

E Guidolin?

Gli avete appiccicato addosso l’etichetta di eterno stressato, ma io lo vedo sereno e lucido.

Più allenatore o direttore tecnico?

Ha uno staff numeroso ed è giusto che lo responsabilizzi delegando alcuni compiti, ma gli input e le decisioni finali spettano a chi comanda, ovvero a lui.

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