Evenepoel lascia il Giro: “Ritornerò presto”
Al giovane belga della Deceuninck fatale la caduta in discesa nella tappa di Sega di Ala
Il tweet nella tarda serata di mercoledì, poche ore dopo la fine della tappa di Sega di Ala, dice tutto. Sconforto, delusione, rispetto per una corsa cui ha fortemente voluto partecipare ma anche propositi per il futuro.
Del resto, se hai 21 anni e hai i fari puntati addosso da tempo del ciclismo mondiale per la tua classe e le tue potenzialità, che vuoi fare?
Remco Evenepoel non ripartirà giovedì mattina da Rovereto verso Stradella per prendere parte alla diciottesima tappa del Giro d’Italia.
La sua prima corsa rosa, dove non è riuscito a lasciare il segno, salvo che per una settimana corsa nelle posizioni alte di classifica, è in pratica finita mercoledì nella discesa del Passo San Valentino, montagna antipasto della scalata finale a Sega di Ala. Nella caduta in cui sono stati coinvolti anche i due leader della Trek Segafredo, Giulio Ciccone e Vincenzo Nibali (anche la partenza dello lo Squalo è in forte dubbio), il belga, a causa di una curva presa troppo larga, è finito contro un guardrail finendo rovinosamente a terra.
Medicato dal dottor Tredici dopo alcuni minuti è ripartito e, scortato da alcuni compagni, è arrivato al traguardo in quota sofferente nel gruppo dei velocisti ad oltre mezz’ora dai primi.
Le smorfie di dolore dicevano tutto, poi mercoledì sera, l’annuncio del ritiro, anche sui suoi seguitissimi profili social.
“Ovviamente è triste lasciare la gara e il mio primo grande giro troppo presto, ma alla fine è stata una bella esperienza e spero di tornare un giorno di nuovo. Auguro il meglio a tutti i miei compagni di squadra di Deceuninck”, ha scritto.
Uno di questi, Joao Almeida, dopo la brutta prova di Sestola, quarta tappa e primo arrivo in salita, era stato sacrificato dal team proprio nella frazione di Montalcino per star vicino al capitano.
A Sega di Ala, però, il giovane portoghese ha dimostrato di star meglio di tutti aumentando i rimpianti nella formazione belga.
Evenepoel lascia un Giro cui si era presentato dopo 9 mesi di stop a seguito della frattura del bacino riportata nella rovinosa caduta al Giro d’Lombardia nel’agosto scorso. Mesi di allenamenti senza corse, intervallati da periodi di stop per una convalescenza complicata, non potevano bastare per ben figurare in una corsa impegnativa di tre settimane come il Giro d’Italia. Anche per il “predestinato”, la cui sola presenza alla corsa rosa aveva fatto calamitare dal nord un numero di rappresentanti dei media mai visti dai tempi di Merckx. Ma Remco tornerà, la classe certo non gli amca, il carattere, come si è visto in queste tre settimane, pure.
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