Fa festa anche E Vai di Lualdi primo nella classe crociera

L’imbarcazione Milius 76 dell’ingegnere e imprenditore ha ottenuto il 15º posto assoluto Quinta posizione nella generale per il sangiorgino Stefano Rizzi 
Trieste 14 Ottobre 2018. Barcolana 50. Vince Spirit of Portopiccolo . © Foto Petrussi
Trieste 14 Ottobre 2018. Barcolana 50. Vince Spirit of Portopiccolo . © Foto Petrussi

TRIESTE

Ha vinto l’esperienza dell’equipaggio. Lo testimonia, ancora a bordo di Spirit of Portpiccolo, il sindaco di Trieste, Roberto Di Piazza, friulano di Aiello, che come portafortuna ha portato con sé la bandiera del capoluogo regionale. Con l’ispirazione di Alberto Bolzan, da Romans d’Isonzo, la barca dei Benussi ha regolato Cqs Tempus Fugit senza commettere errori.

Un paradigma, quello di puntare alla perfezione in regata, che Bolzan aveva rispettato su Alfa Romeo e su Esimit, per imporsi altre volte alla Barcolana. «Abbiamo eseguito molti allenamenti a terra e prove in mare - ricorda Alberto -. Avevamo di fronte un avversario molto più grande di noi e quindi la soddisfazione per il risultato è grande: loro hanno commesso un errore sull’uso delle vele, poi abbiamo solo dovuto mantenere la posizione».

Sfortunata, ma ugualmente efficace, la prova di E Vai dell’ingegnere e imprenditore friulano Gabriele Lualdi. Come commenta Alberto Rizzi, che ha coordinato il team, un problema al drifter (la grande vela di prua) in partenza ne ha rallentato il cammino, senza però impedire alla barca dell’imprenditore friulano di bissare il successo dello scorso anno nella categoria crociera. Ottenendo un più che lusinghiero 15º posto assoluto alle spalle di barche di dimensioni doppie rispetto al Milius 76. Un risultato che ha motivato Lualdi ad anticipare la presenza di E Vai anche alla Vela Venezia, domenica prossima, dove saranno presenti altri maxi scafi di rientro dalla Barcolana.

Soddisfatto può essere anche Stefano Rizzi, il sangiorgino giramondo della vela, che con Woodpicker Cube, uno Swan 90, ha conquistato il quinto posto assoluto. Il velista sangiorgino, reduce da risultati di assoluto livello internazionale, sogna di chiudere la stagione con il suo Moth, la spettacolare deriva che si libra sul pelo dell’acqua con cui ha già conquistato, anche lì, il mondiale di categoria.

Un’esperienza che si è confermata imperdibile (per gli appassionati e non) la Barcolana, specialmente nell’edizione delle nozze d’oro e dell’ennesimo record di partecipanti, anche per Lorenzo Bortolotti, che la Coppa d’autunno l’aveva già vinta con il Moro di Venezia di Raul Gardini. Lo spettacolo delle mille vele e l’ineguagliabile scenario del golfo e delle rive di Trieste affollati hanno colpito anche l’esperto velista della Coppa America, che ora segue il progetto Swan Italia.

Un bilancio, insomma, davvero straordinario per la vela regionale. Ma anche per quella internazionale.

C.M.

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