Fabio Bazzani e l’Udinese che verrà: «Un Davis così può diventare l’attaccante del futuro»
L’opinionista di Dazn impressionato dalle movenze del centravanti inglese: «Fa reparto da solo, interpreta il ruolo in modo differente rispetto a Lucca, più uomo d’area»

«Davis mi ha impressionato, così può diventare il vero attaccante del futuro dell’Udinese», sostiene senza esitazioni Fabio Bazzani, ammaliato dal centravanti inglese visto all’opera nella partita commentata per Dazn, in cui ha applaudito anche l’impostazione tattica con cui Kosta Runjaic ha messo in grande difficoltà i rossoblù.
Bazzani, l’Udinese è uscita dalla crisi prendendosi un punto d’onore col Bologna, a cui ha posto un freno nella corsa Champions. Sorpreso?
«No, perché dopo varie partite in cui l’ho vista in difficoltà, ho finalmente visto un’Udinese determinata nel primo tempo, al punto che i bianconeri avrebbero potuto essere meritatamente in vantaggio all’intervallo. Nel primo tempo si è vista, invece, la brutta copia del Bologna, ma anche in questo caso ci metto molti meriti dell’Udinese. Alla fine il pareggio è stato giusto».
È una semplice coincidenza che l'Udinese abbia migliorato la prestazione avendo ritrovato un vero 9 come Davis?
«No, ma qui bisogna fare diverse considerazioni, partendo dal fatto che Lucca e Davis sono due attaccanti che hanno due interpretazioni differenti del ruolo. Lucca, ad esempio, è più uomo d’area».
Quella di Davis l'ha convinta?
«Assolutamente. Davis è forte anche perché fa reparto da solo e sa come far salire la squadra in appoggio, pulendo i palloni. Pronti via ha sparato una sassata terrificante sulla traversa, confermando di avere un gran tiro, e poi ha semplicemente dominato su una coppia difensiva molto forte come quella composta da Beukema e Lukumi».
La prestazione dell’inglese può convincere la società a puntare su di lui?
«A mio parere sì. Davis può essere il centravanti del futuro senza dubbio, a patto che alzi il livello realizzativo di gol perché alla fine a un attaccante si chiede sempre il gol come priorità. Al momento ha fatto capire a tutti quanto sia mancato a questa Udinese».
Che futuro prevede invece per Lucca, annunciato al rientro col Monza?
«Lorenzo ha delle grosse potenzialità, ma come per altri, anche per lui vale il discorso della mentalità, su quei passi da fare che devono portarlo a non accontentarsi mai. Lucca deve avere la fame di andare sempre oltre e ambire al massimo».
Bazzani, che idea si è fatto sul “sottopunta” che Runjaic sta cercando in assenza di Thauvin?
«A me è piaciuta molto l’impostazione data dal mister che ha creato un interscambio continuo di posizione tra Payero, Atta e Ekkelenkamp alle spalle di Davis, senza dare così punti di riferimento al Bologna. Poi bisognerà aspettarsi conferme e capire se questo è stato un piano gara adottato solo sull’avversario di turno, ben sapendo che il Bologna concede campo alle spalle attaccando con molti giocatori, oppure può valere per altre occasioni».
Qual è il suo giudizio definitivo sulla stagione bianconera?
«È semplice. L’Udinese mentalizzata e concentrata come l’abbiamo vista col Bologna è una squadra che può dare fastidio a qualunque avversaria, e quindi dovrebbe avere una classifica migliore, con un po’ di punti in più».
Il Bologna invece è nella ridda della zona Champions e domenica c’è la Juve in arrivo al Dall’Ara...
«Questo finale prevede grande incertezze, e tutte stanno lasciando qualcosa per strada, a dimostrazione che il calendario ha sì valenza, ma bisogna vedere come ci arrivi. Il Bologna in casa è molto forte e la Juve anche col Monza non mi ha convinto a livello di personalità e gestione».
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