Gatto bis alla Gsa

L’ala grande di Treviso ha rinnovato il contratto per altri due anni con l’Apu promossa in Dnb di basket. Dice Ivan: mi hanno convinto l’ambiente e il progetto trovati a Udine, con zoccolo duro e innesti importanti squadra da play-off
Udine, 03 marzo 2013..Basket - Dilettanti..GSA Udine vs Pordenone..Copyright Foto Petrussi / Ferraro Simone
Udine, 03 marzo 2013..Basket - Dilettanti..GSA Udine vs Pordenone..Copyright Foto Petrussi / Ferraro Simone

UDINE. Ivan Gatto, l’americano di Treviso con un anno di high school e quattro di università negli Usa alle spalle, e l’Apu Gsa Udine, trovatisi in corsa in Dnc 2012 - 2013 finita con la promozione, staranno insieme altri due campionati. Un contratto biennale con l’ala grande, ex serie A, che lascia capire le ambizioni.

Ivan, che cosa ti ha convinto a rinnovare?

Tutto quel che ho trovato a Udine. Ero fermo da sei mesi nel basket e avevo perso un po’ la voglia. Poi coach Andrea (Paderni, ndr) mi ha parlato del suo gioco, Davide (il dg Micalich, ndr) e il presidente (Alessandro Pedone, ndr) mi avevano spiegato i programmi per il campionato scorso. Poi abbiamo centrato il risultato, l’obiettivo della promozione che era uno dei motivi principali. Io non ero più nella situazione di un giocatore da serie A, avevo impegni familiari e di lavoro. Mi andava bene giocare allenandomi tre o quattro volte a settimana. L’anno prossimo cambiano un po’ le cose, dovrò dedicarmi di più alla pallacanestro.

Su che basi hai rinnovato?

Con un contratto biennale. C’è stato un incontro reciproco, abbiamo fatto una semplice chiacchierata, non c’è stata una trattativa vera e propria.

Il rinnovo per due anni lascia intuire che dietro c’è un altro progetto Apu Gsa.

Ci sono le competenze giuste e lo spirito più che sufficiente per farlo. L’obiettivo per questa stagione è vincere più gare possibili. Vedremo che tipo di squadra faremo, ma proveremo a giocare i play - off. Non voglio fare proclami, nè mettere le mani avanti. Il coach deve fare la sua esperienza. La squadra mantenere lo zoccolo duro, che sarebbe un valore aggiunto. Principe rimane, Munini e Piani sono già confermati, spero di cuore che continui anche Confente. Con alcuni innesti importanti possiamo fare il nostro basket.

Salendo dalla Dnc in Dnb.

Non conosco la nuova categoria e in Dnc ho faticato all’inizio ad adeguarmi al metro arbitrale. Facciamo, però, una pallacanestro pimpante. Paderni è super. Ti dà la possibilità di sbagliare e un sacco di fiducia nei momenti in cui esci dagli schemi. E’ stato fatto un gran lavoro psico - fisico, anche con il preparatore Braida e sono contento di continuare a farlo. Ha pagato nella volata per la promozione diretta e, sfumata, poi nei play - off.

Piazza è della Gsa, Truccolo quasi, Galanda nicchia.

Piazza non lo conosco, ma tutti me ne parlano bene. Non farà difficoltà ad adattarsi nel ruolo di play, che è importante per sfruttare le caratteristiche della squadra. Truccolo è stato sfortunato a infortunarsi a un ginocchio, sono stato suo capitano a Pavia e lo stimo da quando aveva 17 anni. Galanda in Dnb? Eclatante, rimarrei allibito. Ripartiamo dall’entusiasmo riportato a Udine, dai mille e più del palaFiera e dai tifosi in trasferta.

Argomenti:basketdnbgatto

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto